Una donna di 34 anni, di nazionalità peruviana, è stata rinvenuta morta in un’area abbandonata a Macherio, vicino Monza, nella notte tra il 24 e 25 aprile 2025. Sul corpo della vittima sono stati registrati chiari segni di strangolamento. I carabinieri hanno avviato subito le indagini e hanno ascoltato l’ex compagno della donna, ritenuto il principale indiziato. A lanciare l’allarme sono stati i due figli adolescenti della donna, preoccupati dalla sua assenza.
Il ritrovamento del corpo e l’intervento delle forze dell’ordine
Il cadavere di Geraldine Yadana Sanchez è stato scoperto intorno alla mezzanotte di ieri, 24 aprile, in una zona dismessa nei pressi della sua abitazione a Macherio, comune della provincia di Monza e della Brianza. L’area, poco frequentata e non illuminata, ha contribuito a ritardare il ritrovamento. I soccorritori, chiamati dai figli della donna, hanno trovato il corpo ormai privo di vita, con evidenti lesioni riconducibili a strangolamento.
I carabinieri sono intervenuti rapidamente per mettere sotto controllo la scena del crimine e raccogliere le prime testimonianze. Le condizioni del cadavere hanno portato subito a escludere cause naturali o incidentali. È stata disposta l’autopsia per comprendere con precisione l’orario e le modalità del decesso, così come eventuali altri elementi utili all’indagine.
L’ex compagno principale sospettato dei carabinieri
L’ex partner di Geraldine Sanchez è risultata la figura chiave nelle indagini. I militari dell’arma lo hanno convocato presso la caserma locale per un interrogatorio approfondito. La coppia si era separata in passato, e lei aveva lasciato il Perù portando con sé i due figli adolescenti per ricominciare una nuova vita in Italia. Questa fuga familiare era nata da presunti dissidi e tensioni legate alla loro relazione.
Gli inquirenti stanno ricostruendo i movimenti dell’uomo in quelle ore, cercando di capire se vi siano testimoni o prove che possano collegarlo direttamente al delitto. Il sospettato, tuttora in stato di fermo, ha fornito la sua versione, che viene valutata con attenzione dagli investigatori. È stato inoltre acquisito materiale dall’abitazione di entrambi per verificare corrispondenze con l’ipotesi dell’omicidio.
Il ruolo dei figli e l’allarme lanciato dai giovani
I figli di Geraldine, di 14 e 17 anni, hanno svolto un ruolo cruciale nel far emergere la drammatica vicenda. Dopo aver atteso a lungo il rientro della madre senza ricevere risposte, i due ragazzi hanno deciso di avvisare le autorità competenti. Entrambi vivono con la madre da quando hanno lasciato il Perù e sono stati testimoni diretti delle difficoltà e dei conflitti vissuti dalla famiglia.
La loro segnalazione ha permesso un intervento tempestivo, anche se purtroppo non è stato possibile salvare la donna. I carabinieri hanno sentito i ragazzi per acquisire dettagli sulle ultime ore vissute dalla famiglia e su eventuali tensioni o episodi sospetti riscontrati precedentemente. Gli adolescenti sono stati poi affidati ai servizi sociali per seguirne il supporto psicologico dopo il trauma subito.
Contesto e sviluppi dell’indagine in corso
L’omicidio di Geraldine Yadana Sanchez rappresenta un episodio grave e segnato da dinamiche familiari complesse. La scelta di trasferirsi con i figli in Italia aveva lo scopo di sfuggire a situazioni difficili in patria, ma non ha garantito una protezione completa. Le autorità hanno posto l’accento sulla necessità di osservare con attenzione i casi di violenza domestica, anche quando le vittime sembrano rifugiarsi all’estero.
La procura locale coordina le indagini che seguiranno accertamenti più specifici, come l’analisi di telefoni cellulari, messaggi e immagini di videosorveglianza. L’obiettivo è ricostruire dinamiche precise e circostanze del momento in cui la donna è stata uccisa. Saranno valutate inoltre eventuali denunce o segnalazioni passate riguardo a comportamenti violenti da parte dell’ex compagno.
Gli sviluppi di questa vicenda verranno aggiornati non appena emergeranno nuovi elementi importanti per la ricostruzione dei fatti e per individuare con sicurezza chi ha causato la morte di Geraldine. Intanto il caso richiama nuovamente l’attenzione sulle difficoltà vissute da molte donne e famiglie migranti in situazioni di conflitti familiari.