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Trenta chili di cocaina nascosti in una statua a rosarno, arrestato titolare d’impresa

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Un carico considerevole di cocaina è stato scoperto in una statua collocata nel giardino di un’azienda a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno fermato un uomo di 42 anni, titolare dell’impresa, che nascondeva la droga in un sistema ingegnoso all’interno del monumento. La vicenda ha avuto luogo nel 2025 e ha coinvolto il commissariato di Gioia Tauro nel controllo e sequestro degli stupefacenti.

Scoperta della sostanza stupefacente all’interno della statua

Gli agenti del commissariato di Gioia Tauro hanno avviato un’ispezione nei pressi della sede di un’azienda di Rosarno, sospettando attività legate al traffico di droga. Durante le verifiche hanno individuato una statua posizionata nel giardino dell’impresa del 42enne arrestato. All’interno del monumento era nascosto un vano con un meccanismo di apertura e chiusura, che permetteva di occultare la cocaina in modo stabile e sicuro.

Il nascondiglio improvvisato aveva consentito di celare 30 chilogrammi di sostanza stupefacente, un quantitativo che può alimentare un giro di spaccio significante nella zona. La particolare tecnica di occultamento ha reso complessi gli accertamenti, ma la perquisizione ha confermato la presenza di un carico ingente di cocaina destinata al mercato illegale.

Profilo e ruolo del 42enne arrestato

L’uomo di 42 anni, titolare della ditta situata nel Reggino, è stato denunciato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio. La polizia ha ricostruito che la sua figura è centrale nella gestione e nel nascondiglio della droga, incluso l’allestimento del sistema meccanico nella statua. La permanenza della cocaina presso l’impresa ha messo in evidenza un’organizzazione volta alla custodia dei carichi.

L’arresto è avvenuto nel quadro di controlli mirati al contrasto della criminalità legata al traffico di stupefacenti nell’area di Gioia Tauro. Il gesto di camuffare la droga in un elemento del giardino rivelava un preciso intento di eludere i controlli, segnalando un livello di pianificazione avanzata.

Sequestro di materiali e contanti collegati all’attività di spaccio

Oltre ai 30 chili di cocaina, nel corso dell’operazione di polizia è stato sequestrato materiale impiegato per confezionare dosi di droga. Questi strumenti sono risultati compatibili con una distribuzione organizzata della sostanza, suggerendo un’attività di spaccio su scala non occasionale.

La scoperta ha coinvolto anche il rinvenimento di 25mila euro in contanti, somma che si ritiene sia il provento di attività illecita riconducibili alla vendita della cocaina. Il denaro è stato sottoposto a sequestro come prova delle transazioni generate dal traffico.

Lavoro congiunto del commissariato di gioia tauro

Il lavoro congiunto del commissariato di Gioia Tauro ha portato a un fermo significativo nell’area di Rosarno, con un colpo diretto alla rete criminale dedita alla diffusione di sostanze stupefacenti sul territorio calabrese.

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