Il traffico crescente di moto, auto sportive e raduni motorizzati sui passi dolomitici sta diventando difficile da gestire. Le conseguenze riguardano la congestione stradale, il rumore, l’inquinamento e un deterioramento dell’esperienza turistica, che rischia di allontanare visitatori e danneggiare la vita locale. I sindaci di Badia, Corvara e La Val hanno comunicato queste criticità alle autorità provinciali, chiedendo misure immediate per regolamentare l’accesso alle strade di montagna già a partire dalla primavera 2026.
La situazione attuale sulle strade dei passi dolomitici e i disagi per residenti e turisti
Il traffico sulle strade dei passi dolomitici registra un aumento significativo, soprattutto durante i fine settimana e nei periodi di eventi motoristici. I sindaci di Badia, Corvara e La Val spiegano che l’intensificarsi di moto, auto sportive e raduni non è più sostenibile. Questi flussi producono incidenti di congestione, rumori forti e fastidiosi, oltre a un peggioramento della qualità dell’aria.
Chi abita nelle valli tocca con mano disagi quotidiani. I residenti segnalano uno stato di esasperazione crescente causato dall’incapacità di regolamentare il traffico. Anche i turisti lamentano un’esperienza che si discosta dall’immagine promossa delle Dolomiti come luogo accogliente e adatto a chi cerca tranquillità e attività outdoor come il ciclismo. La percezione di una situazione fuori controllo è condivisa e documentata attraverso segnalazioni e telefonate, arrivate anche agli amministratori locali.
Gli eventi motoristici come la Maratona dles Dolomites, il Dolomites Bike Day e il Sellaronda Bike Day attirano migliaia di partecipanti, ma aggravano ulteriormente la gestione del traffico. Migliaia di mezzi confluiscono contemporaneamente creando rallentamenti e disagi diffusi non solo per i partecipanti ma anche per la popolazione locale che convive con rumori e inquinamento.
La richiesta di regolamentazione e limiti: interventi previsti entro il 2026
Davanti a queste criticità i sindaci dei tre comuni dolomitici hanno formalizzato una richiesta indirizzata al presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e al commissario del governo. Chiedono una regolamentazione chiara e vincolante che limiti concretamente il traffico sui passi dolomitici, con l’introduzione di misure destinate ad entrare in vigore già dalla primavera del 2026.
Questa iniziativa ha ottenuto appoggio anche dalla società cooperativa turistica Alta Badia e da Alta Badia Brand, realtà che da anni si occupano della gestione e promozione del turismo locale. L’obiettivo è arginare l’invasione incontrollata di veicoli per salvaguardare il territorio e tutelare i residenti, senza rinunciare all’attrattività turistica ma anzi pronunciando con coerenza il ruolo delle Dolomiti come destinazione sostenibile e a misura di ciclismo.
Le proposte prevedono limitazioni temporali, regolazioni degli accessi e un controllo più stretto durante i periodi di maggior afflusso. Si punta inoltre a una collaborazione tra attori locali e provinciali per monitorare il fenomeno e intervenire su eventuali criticità che potrebbero emergere con i nuovi strumenti.
La gestione dei cantieri stradali e la richiesta di coordinamento con eventi sportivi
Un ulteriore problema riguarda la sovrapposizione di cantieri stradali con eventi sportivi di rilievo. I sindaci ammettono l’importanza degli interventi di manutenzione, ma criticano la mancanza di coordinamento che spesso provoca disagi inutili in momenti di forte presenza di visitatori.
Negli ultimi mesi molte operazioni sulle strade sono state avviate contemporaneamente alla Maratona dles Dolomites e alle giornate dedicate alle biciclette, aumentando il traffico e le tensioni in valle. Per questo la richiesta formale all’amministrazione provinciale è di completare ogni intervento programmato sulla rete viaria locale entro il 31 maggio di ogni anno.
Il servizio pubblico e la pianificazione più attenta
Questo calendario permetterebbe di evitare sovrapposizioni dannose e di migliorare la vivibilità dei territori durante la stagione turistica principale. Il coordinamento tra i lavori pubblici e gli eventi garantirebbe una gestione più ordinata, soprattutto pensando a un contesto fragile come quello dei passi dolomitici.
Il servizio pubblico locale richiede, quindi, una pianificazione più attenta e condivisa, che riconosca l’importanza di tutelare una zona attrattiva e delicata, già sottoposta a forte pressione da traffico e presenze turistiche. Le amministrazioni richiedono una visione chiara e un rispetto rigoroso delle scadenze affinché l’esperienza sulle Dolomiti possa restare all’altezza delle promesse fatte a residenti e turisti.