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Stefano boeri indagato nella nuova fase dell’inchiesta sulla gestione urbanistica a milano

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La squadra della Guardia di finanza ha avviato una nuova indagine sulla gestione urbanistica di Milano, coinvolgendo tra gli altri lo studio dell’architetto Stefano Boeri. L’inchiesta riguarda diversi progetti in città, con particolare attenzione a interventi di riqualificazione e piani edilizi. I controlli hanno portato a perquisizioni e accertamenti su documenti, mentre alcune ipotesi di reato sono al vaglio degli investigatori.

Stefano boeri coinvolto tra le nuove contestazioni della procura

Stefano Boeri, riconosciuto a livello internazionale per il progetto del Bosco Verticale, figura ora tra gli indagati senza richiesta di custodia cautelare. Gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza hanno avviato verifiche su alcuni lavori a Milano, concentrandosi in modo particolare su progetti di rigenerazione urbana. L’architetto, già noto nel panorama milanese per diverse commesse, si ritrova al centro di questa fase investigativa riguardante la trasparenza e la correttezza delle procedure.

Le perquisizioni effettuate hanno interessato gli uffici che seguono queste iniziative. Gli inquirenti indagano su possibili irregolarità gestionali, soprattutto nel ciclo di approvazione e controllo dei progetti. La posizione di Boeri è al momento senza ipotesi di arresto, ma con particolare attenzione alle sue responsabilità tecniche e amministrative nelle opere in questione.

I progetti sotto esame: dal pirellino alla gestione del bosconavigli

Tra i lavori seguiti dal pool di polizia giudiziaria spicca il progetto di riqualificazione del cosiddetto Pirellino, l’edificio storico collocato nel cuore di Milano. Questo intervento riveste un ruolo strategico nel piano urbanistico cittadino, motivo per cui la sua gestione è stata inserita nel mirino degli accertamenti. I sospetti si concentrano sulle modalità di affidamento e sulle procedure esecutive connesse.

Oltre a questa iniziativa, Boeri è legato ad altri procedimenti giudiziari aperti sul territorio milanese. In particolare, le autorità stanno indagando su accuse di turbativa d’asta e false dichiarazioni nell’ambito del progetto per la Biblioteca europea di informazione e cultura. Quest’ultimo caso si intreccia con profili che riguardano anche i rapporti e i comportamenti da parte dei soggetti coinvolti nella selezione e gestione della commessa.

Parallelamente, un secondo processo riguarda presunti abusi edilizi per il progetto Bosconavigli, un’altra opera sotto la firma di Boeri molto discussa e seguita dall’opinione pubblica e dagli enti di controllo. La vicenda si sviluppa tra contestazioni tecniche e violazioni normative in tema di costruzioni.

L’impatto delle indagini sulla reputazione e l’attività professionale

L’apertura di queste inchieste arriva in un momento delicato per lo studio di Boeri, che ha segnato con le sue opere una parte significativa della trasformazione urbana di Milano negli ultimi anni. I controlli giudiziari sollevano interrogativi sul rispetto delle norme durante le fasi di progettazione e realizzazione delle strutture.

L’attenzione pubblica e mediatica si concentra ora sui dettagli delle procedure, con richieste di maggiore trasparenza nella gestione delle opere pubbliche e private legate all’architettura contemporanea. Il caso del Pirellino come quelli precedenti della Biblioteca e del Bosconavigli mettono in evidenza la complessità che si cela dietro gli sviluppi edilizi in contesti urbani di pregio.

Non resta che seguire l’evolversi della situazione, in attesa degli sviluppi giudiziari che definiranno le eventuali responsabilità e chiariranno ogni aspetto legato alle accuse mosse nel corso delle indagini.

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