La nuova edizione del concorso “costruiamo ponti” si concentra su progetti che favoriscano il passaggio scolastico e l’ingresso nel mondo del lavoro per studenti con disabilità. L’iniziativa, promossa dalla Consulta per le persone in difficoltà e dalla Fondazione Crt, punta a creare reti territoriali collaborative in Piemonte e Valle d’Aosta. L’obiettivo è raggiungere modelli concreti di accompagnamento inclusivo, coinvolgendo scuole, enti pubblici e privati.
Innovazioni nella formula del concorso dal 2023 al 2025
Rispetto alla precedente edizione del 2023, che prevedeva una semplice call for ideas, nel 2025 il progetto si evolve in una call for community. Questo cambiamento riflette la volontà di passare da proposte isolate a una progettazione condivisa e integrata. Il concorso mira a costruire alleanze solide tra diversi soggetti territoriali, favorendo un lavoro congiunto sulle questioni legate all’inclusione degli studenti con disabilità.
La trasformazione sottolinea l’importanza di un approccio multi-competente, includendo non solo le scuole e le organizzazioni non profit, ma anche enti pubblici e realtà profit. Queste collaborazioni puntano a definire modelli operativi più efficaci e che rispondano alle specificità dei territori coinvolti, in particolare nelle province piemontesi e in Valle d’Aosta.
Focus sui giovani tra prima e seconda media: obiettivi e linee guida
La call si rivolge in particolare agli studenti con disabilità che frequentano la scuola secondaria di primo grado o stanno per passare alla secondaria di secondo grado. Sono due gli ambiti principali su cui il concorso invita a lavorare: l’orientamento scolastico per facilitare il cambio di ciclo e il supporto nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, meglio noto come Pcto.
L’orientamento punta a ridurre le difficoltà di transizione tra i vari livelli scolastici, spesso fonte di ansie e ostacoli per gli studenti con disabilità. L’alternanza, invece, vuole fornire opportunità concrete di inserimento nel mondo del lavoro, accompagnando gli studenti in percorsi che possano valorizzare le loro capacità e interessi.
Caratteristiche delle reti territoriali e modalità di partecipazione
Possono partecipare al bando reti territoriali composte da almeno una organizzazione non profit e da una scuola secondaria di primo o secondo grado. È possibile coinvolgere anche enti pubblici o soggetti privati con finalità profit. Le candidature devono essere presentate congiuntamente, tramite un modulo online, entro le ore 15 del 12 settembre 2025.
Questa composizione multiparte favorisce il dialogo tra realtà diverse e stimola la progettazione integrata. Il requisito della presenza di una scuola assicura il contatto diretto con gli studenti, mentre il ruolo del capofila no profit favorisce una gestione attenta e mirata delle attività.
Percorso di coprogettazione e articolazione territoriale dei progetti
Le reti selezionate prenderanno parte a un percorso di coprogettazione che si svilupperà tra ottobre 2025 e giugno 2026, attraverso circa dieci incontri. Questo processo avrà lo scopo di mettere a punto modelli condivisi ma adattati alle specifiche condizioni territoriali.
I cinque quadranti su cui si concentreranno gli interventi sono Alessandria-Asti, Cuneo, Biella-Novara-Vercelli-Verbano Cusio Ossola e Torino, in Piemonte, con la provincia di Aosta rappresentativa della Valle d’Aosta. In ciascuna area si terrà un confronto mirato per definire soluzioni tarate sulle esigenze locali, mantenendo un approccio inclusivo e partecipato.
Valutazione e prospettive per l’attuazione dei progetti
I progetti elaborati dalle reti verranno esaminati dalla Fondazione Crt per valutarne la fattibilità e l’impatto. La selezione mira a individuare interventi che possano essere attuati entro la fine del 2026, contribuendo a migliorare il supporto verso gli studenti con disabilità.
La scelta dei progetti da realizzare terrà conto della coerenza con gli obiettivi dell’agenda della disabilità, della capacità di intervento territoriale e della concretezza delle soluzioni proposte. In questo modo si intende assicurare un utilizzo efficace delle risorse e un reale impatto sulle comunità coinvolte.