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Nuovi raid israeliani nella periferia di damasco dopo attacchi al centro della capitale

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Gli scontri aerei tra Israele e Siria si sono intensificati stanotte intorno a Damasco. Dopo le incursioni di questa mattina contro il quartier generale dell’esercito siriano e le aree vicino al palazzo presidenziale, le forze israeliane hanno effettuato nuovi attacchi nella periferia della città. Le tensioni nella regione restano alte ed emergono nuovi dettagli sugli obiettivi colpiti e le vittime.

Attacchi israeliani nella periferia di damasco verso l’aeroporto militare di mazzeh

Le autorità siriane hanno riferito che gli attacchi notturni israeliani hanno preso di mira la zona intorno all’aeroporto militare di Mazzeh, situato nella periferia sud-ovest di Damasco. Secondo una fonte del ministero dell’Interno siriano contattata dall’agenzia Afp, quell’area ospita depositi di munizioni. L’obiettivo sembrerebbe dunque colpire carichi militari israeliani identificati come strategici per l’esercito siriano o per i gruppi alleati nella regione.

Escalation e danni a mazzeh

Gli attacchi mirati sulle infrastrutture militari indicano un’escalation significativa dopo i raid eseguiti nella capitale. La zona di Mazzeh è una delle installazioni più controllate dalle forze siriane, e le bombe israeliane hanno provocato detonazioni ed esplosioni segnalate da residenti lontano dal luogo degli eventi. Non si hanno per ora conferme sulle dimensioni effettive dei danni ai depositi, né se siano stati colpiti anche altri bersagli limitrofi.

I raid mattutini al cuore di damasco e le vittime degli attacchi

Questa mattina il quartier generale dell’esercito siriano e la zona attorno al palazzo presidenziale, nel centro di Damasco, sono stati oggetto di un attacco israeliano. Fonti siriane hanno confermato i raid che hanno colpito edifici chiave per il comando militare. Queste azioni rappresentano un duro colpo, perché prendono di mira il cuore delle strutture governative e militari nella capitale.

Bilancio umano degli attacchi

Il ministero della Sanità siriano ha comunicato che nelle operazioni di stamani sono rimaste uccise tre persone. Altre trentaquattro persone hanno riportato ferite di vario grado durante gli attacchi. I rapporti non precisano se tra le vittime vi siano civili o militari, ma in zone così centrali e densamente abitate, il rischio per la popolazione locale resta alto.

La situazione umanitaria e il bilancio delle vittime potrebbero aggravarsi se gli scontri continueranno. Nel frattempo, le autorità siriane hanno definito questi raid come un’aggressione ingiustificata che mina ulteriormente la fragile stabilità in Siria. Ieri, i movimenti militari e la serie di attacchi avevano già suscitato forti tensioni diplomatiche.

Implicazioni regionali e contesto degli attacchi israeliani in siria

Israele ha condotto numerosi raid aerei in Siria negli ultimi anni, con l’obiettivo di limitare il rafforzamento militare di gruppi alleati dell’Iran nel paese. Gli attacchi mirano spesso a depositi di armi e basi militari che, secondo Tel Aviv, rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza israeliana.

Le aggressioni di queste ore rientrano in questo quadro di confronto a bassa intensità, che si è ultimamente intensificato nel 2025. Gli episodi si svolgono in un contesto di tensioni tra iraniani, siriani e israeliani, con Damasco che continua a essere teatro di raid, mentre la popolazione civile resta vittima degli scontri incrociati.

Risposte militari e scenario futuro

In passato, attacchi simili avevano prodotto risposte militari da parte siriana o di gruppi filoiraniani. Finora, non sono giunte notizie di rappresaglie immediate dopo i raid odierni. I timori degli osservatori si concentrano sui possibili sviluppi delle operazioni, mentre la comunità internazionale monitora la situazione senza segnali di interventi diretti.

La situazione resta instabile e ogni nuova escalation può portare a ulteriori ferite e danni in una regione già provata da oltre un decennio di conflitti. Restano sotto osservazione gli interessi strategici e le mosse politiche delle varie parti coinvolte nel teatro siriano.

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