Gli Emirati Arabi Uniti accolgono un nuovo progetto urbano che punta a coniugare ambiente, tecnologia e qualità della vita. Khalid Bin Sultan City, progettata da Zaha Hadid Architects, si estenderà vicino all’aeroporto di Sharjah, trasformando il deserto in un polo abitativo innovativo. Qui si uniscono architettura dal forte richiamo naturale e soluzioni green per creare uno spazio pensato per le persone e l’ecosistema.
Un progetto integrato attorno alla sede di beeah
La città si sviluppa attorno all’HQ di BEEAH, la società ambientale impegnata nel riciclo e nella gestione dei rifiuti, il cui edificio è già firmato da Zaha Hadid Architects con una forma che richiama le dune del deserto. Khalid Bin Sultan City espande questa visione originale con un masterplan che non è solo urbanistica, ma un sistema che rispetta l’ambiente locale. Il progetto occupa un’area strategica a est dell’aeroporto di Sharjah, ed è pensato per differenziarsi dalla tradizionale espansione urbana degli Emirati, puntando a creare un ecosistema urbano autosufficiente e a basso impatto.
Sette quartieri residenziali compongono il tessuto abitativo, ciascuno intorno a uno spazio pubblico centrale progettato per favorire l’incontro e la socialità. Questi spazi sono disegnati per garantire ombra e comfort, elementi fondamentali in un contesto desertico. Ogni quartiere si integra al parco lineare di 2 chilometri, che attraversa tutta la città con forme sinuose e naturali, richiamando la conformazione del paesaggio circostante.
Il parco lineare come cuore verde e sociale della città
L’elemento chiave in Khalid Bin Sultan City è questo parco organico, non solo polmone verde ma anche fulcro della vita urbana. Si snoda fra i quartieri come un corridoio ecologico creando continuità tra gli ambienti costruiti e il territorio desertico. Il parco è progettato per permettere la biodiversità, un aspetto raro in ambienti così aridi, attraverso la presenza di verde adatto al clima e zone d’acqua. Queste piscine naturali o bacini rinfrescheranno l’aria e allontaneranno il caldo secco da strade e piazze.
Lo spazio verde si presta per attività all’aperto, passeggiate, incontri. Incoraggia la vita comunitaria in un luogo spesso considerato ostile dal punto di vista climatico. Così, la natura rientra nei ritmi urbani e migliora la qualità della vita dei residenti. La progettazione tiene conto della necessità di ombreggiature naturali o artificiali, integrando alberi e strutture che proteggono dai raggi solari, una condizione imprescindibile per favorire assenza di stress termico in una città nel deserto.
Mobilità senza automobili nel centro urbano
Un altro aspetto rilevante del piano presenta una città car-free. Le automobili potranno circolare solo ai margini della città, nelle aree di ingresso e uscita, mentre negli spazi centrali saranno privilegiate le camminate e la bicicletta. I percorsi pedonali e ciclabili sono protetti e ombreggiati, consentendo spostamenti sicuri senza l’uso di mezzi a motore all’interno.
Questo modello ridurrà l’inquinamento e amplificherà il benessere urbano, con strade pensate per i pedoni, senza il traffico e il rumore delle auto. La presenza di giochi d’acqua lungo i percorsi contribuisce a mitigare il caldo intenso, rendendo più gradevoli gli spostamenti anche nelle ore più calde del giorno. La combinazione di verde e acqua crea microclimi favorevoli. Il progetto promuove così un modo sostenibile e salutare di muoversi, con una rete di mobilità dolce che agevola il contatto tra abitanti e ambienti aperti.
Un centro culturale e poli funzionali per la crescita urbana
Oltre a essere residenziale, khalid bin sultan city includerà un distretto dedicato al design e agli affari, posto all’estremità settentrionale. Vicino all’HQ di BEEAH sarà costruito un centro culturale che ospiterà incubatori per startup, soprattutto nei campi del design e dell’economia circolare. Questo spazio dovrebbe attrarre iniziative imprenditoriali e creative, arricchendo il tessuto urbano con nuove opportunità.
Nel cuore del parco lineare saranno collocati edifici emblematici come una moschea contemporanea, un centro sportivo e un complesso commerciale. Questi poli rappresentano punti di aggregazione complementari, pensati per animare la città e offrire servizi diversificati alla comunità. La posizione strategica, preceduta dalla pianificazione attenta di Zaha Hadid Architects, vuole stimolare uno sviluppo urbano che non stravolge il paesaggio ma dialoga con esso.
L’insieme mira a definire una città sostenibile nel deserto, un ambiente curato per l’uomo e la natura, dove la qualità del vivere è centrale e la cultura svolge un ruolo fondamentale nel sostegno delle attività quotidiane e nella costruzione dell’identità locale. Khalid Bin Sultan City si prepara a diventare un esempio di come un contesto difficile possa essere trasformato con progetto e visione urbanistica.