Un base jumper australiano di 42 anni ha perso la vita nel primo pomeriggio del 2025 mentre si lanciava dal Sass Pordoi in val di Fassa. L’incidente è avvenuto lungo la strada statale 48, dove l’uomo è precipitato a circa 1.700 metri di quota, a 400 metri dal punto previsto per l’atterraggio, probabilmente a causa di un malfunzionamento della vela. I soccorsi hanno tentato di rianimarlo sul posto senza riuscirci.
Intervento dei soccorsi e operazioni sul luogo
Dopo la chiamata, la centrale unica di emergenza ha attivato immediatamente un elicottero per raggiungere il punto dell’incidente, difficile da raggiungere via terra. Parallelamente, un soccorritore esperto della stazione alta val di Fassa del soccorso alpino e speleologico trentino è salito a piedi per fornire assistenza ai feriti e agevolare il recupero. Il tecnico di elisoccorso è stato caricato sull’elicottero insieme all’equipe sanitaria, che ha iniziato le manovre rianimatorie una volta giunti sul posto.
Le operazioni di soccorso, condotte anche con l’intervento di carabinieri e vigili del fuoco di Canazei, sono durate diversi minuti. Nonostante gli sforzi, il base jumper è stato dichiarato morto sul luogo. Le forze dell’ordine hanno poi preso in carico la scena per procedere con le indagini e coordinare le successive operazioni di recupero.
Rimozione della salma e gestione dell’area
Dopo aver ricevuto il nulla osta dall’autorità competente, la salma è stata portata a valle tramite ambulanza, per permettere accertamenti medico-legali e ulteriori verifiche. Il tratto della strada dove è avvenuto l’incidente è stato presidiato per la sicurezza e per consentire gli interventi senza intralciare il traffico.
Le dinamiche di questo tragico evento saranno oggetto di ulteriori approfondimenti, con particolare attenzione al guasto tecnico alla vela del base jumper. Questi incidenti richiedono sempre indagini accurate per capire le cause e prevenire situazioni simili in futuro, soprattutto in aree frequentate da appassionati di sport estremi come la val di Fassa.
Dettagli sull’incidente e le condizioni del lancio
L’incidente si è verificato attorno alle 13 nel pomeriggio, quando il base jumper ha iniziato la sua discesa dalla cima del Sass Pordoi. Faceva parte di una comitiva di connazionali, provenienti da una base situata nella località Lupo Bianco, area designata come zona di atterraggio. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo ha subito un problema tecnico durante il volo, con la vela che non si è aperta al momento giusto. Di conseguenza ha perso il controllo e si è schiantato su un tornante della strada statale 48. Il punto dell’impatto si trova a circa 1.700 metri di quota, distante 400 metri dal luogo in cui avrebbe dovuto posarsi.
I compagni, spettatori diretti della tragedia, hanno allertato rapidamente il 112. La richiesta di soccorso indicava un’urgenza massima vista la gravità della situazione e l’impossibilità di un’atterraggio corretto.