La città di Tempio Pausania si è stretta attorno alla famiglia di Gaia Costa, la giovane di 24 anni morta a Porto Cervo investita mentre attraversava la strada. La cerimonia funebre ha visto una partecipazione numerosa, con cittadini, amici e parenti presenti per onorare la memoria della ragazza.
La partecipazione dei cittadini e la camera ardente in oratorio
Fin dalle prime ore del mattino, l’Oratorio del Rosario di Tempio Pausania è diventato punto di ritrovo per chi voleva rendere omaggio a Gaia Costa. La camera ardente, allestita di fronte alla cattedrale di San Pietro apostolo, ha accolto centinaia di persone. Amici e conoscenti si sono avvicendati in una lunga processione, dimostrando vicinanza ai genitori della ragazza, Alfredo Costa, sindacalista della Cisl, e Debora Caffiero.
Le vie intorno alla chiesa erano affollate, con tanti che non hanno potuto entrare a causa della capienza limitata della struttura. Anche fuori dalla chiesa la commozione era tangibile. Molti hanno portato fiori o scritto messaggi per accompagnare in silenzio il dolore della famiglia e della comunità. La presenza di così tante persone ha sottolineato quanto Gaia fosse conosciuta e stimata nel territorio della Gallura.
L’omelia e il ricordo delle vittime della strada
Durante la funzione religiosa, il parroco Efisio Coni ha voluto citare non solo Gaia ma anche altri giovani scomparsi recentemente sulle strade della zona. Egli ha ricordato i due ragazzi morti domenica mattina vicino a Arzachena, mentre si recavano al lavoro. Questo richiamo ha acceso l’attenzione sul problema della sicurezza stradale, un tema sempre più sentito nella provincia di Sassari.
Il sacerdote ha sottolineato il senso di perdita collettiva e ha invitato la comunità a riflettere sull’importanza di rispettare le regole del codice della strada, specialmente in aree frequentate da pedoni. La funzione, dai toni sobri e intensi, ha saputo dare voce al dolore di una comunità provata da tragedie che sembrano moltiplicarsi in breve tempo.
Il corteo funebre e gli omaggi musicali e culturali
Il feretro di Gaia Costa è uscito dalla chiesa tra il lancio di palloncini bianchi, simbolo di purezza e speranza. A rendere omaggio alla giovane è intervenuto il cantante sardo Sòleandro, che durante la cerimonia ha intonato il brano “Savitri”, dedicato appositamente a lei. La musica ha accompagnato i presenti fino alla conclusione del rito religioso, aggiungendo un momento di intenso sentimento.
Il corteo funebre si è mosso verso il cimitero con la partecipazione di gruppi folk provenienti da Tempio Pausania e dal quartiere Villanova di Cagliari, che hanno portato nelle strade della città un omaggio alla tradizione e alla cultura locale. L’unione tra fede, arte e comunità ha reso la cerimonia un evento dal forte valore civile, oltre che spirituale.
La comunità gallurese si ritrova nel dolore e nella memoria
Durante tutta la giornata, la presenza dei cittadini ha confermato la capacità della comunità gallurese di ritrovarsi attorno a chi soffre, mantenendo vivi ricordi e legami. Gaia Costa resterà nella memoria collettiva come un giovane strappato troppo presto alla vita.