In un’epoca in cui la tecnologia pervade ogni aspetto della vita quotidiana, il potere delle grandi piattaforme digitali è diventato un tema di crescente preoccupazione. Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la privacy, ha recentemente evidenziato l’importanza di una regolamentazione robusta per arginare quello che ha definito “il potere privato illimitato delle piattaforme“. Durante la presentazione della sua Relazione annuale, Stanzione ha sottolineato come la strategia europea per la governance digitale non possa prescindere da una forte normativa che tuteli i diritti fondamentali dei cittadini.
la necessità di una regolamentazione
Stanzione ha richiamato l’attenzione sul Regolamento europeo sul targeting politico, che attribuisce alle autorità competenti un ruolo cruciale nel monitorare e prevenire l’abuso di tecniche di profilazione e selezione dei contenuti. Queste pratiche, se lasciate senza controllo, possono alterare le dinamiche democratiche, influenzando in modo subdolo le opinioni e le decisioni degli utenti. “Alle piattaforme si rischia di delegare la definizione delle libertà e l’esercizio della democrazia”, ha avvertito Stanzione, evidenziando come questo possa portare a una distorsione del potere in favore di interessi privati piuttosto che del bene comune.
i rischi dell’intelligenza artificiale
Il discorso di Stanzione tocca anche un punto cruciale: l’uso crescente dell’intelligenza artificiale (IA) e i rischi che questa comporta, in particolare per i minori. L’IA è spesso vista come una risorsa preziosa, capace di portare innovazione e miglioramenti in vari settori, ma presenta anche “pericoli intollerabili”, come ha affermato il presidente del Garante. I minori, definiti nativi digitali, interagiscono con le nuove tecnologie in maniera quasi osmotica, beneficiando di opportunità educative e di intrattenimento, ma esponendosi anche a rischi significativi.
Stanzione ha enfatizzato la necessità di applicare rigorosamente le normative di age verification, che servono a proteggere i minori da contenuti inappropriati e da esperienze online dannose. Questa misura deve essere accompagnata da un’alleanza tra istituzioni e comunità educanti, al fine di promuovere una consapevolezza digitale che sia solida e diffusa. È imperativo che le famiglie, le scuole e le istituzioni collaborino per garantire un ambiente digitale più sicuro e protettivo.
l’importanza della trasparenza
La questione della regolamentazione delle piattaforme digitali non è solo una questione di privacy; è una questione di democrazia. Le piattaforme sociali, che hanno il potere di influenzare l’informazione e la percezione pubblica, devono essere soggette a controlli rigorosi per assicurare che non si trasformino in strumenti di manipolazione. Stanzione ha messo in evidenza la necessità di un approccio equilibrato che tuteli la libertà di espressione, ma che al contempo impedisca abusi e disinformazione.
Inoltre, la questione della trasparenza è cruciale. Le piattaforme devono fornire informazioni chiare e accessibili riguardo ai loro algoritmi di raccomandazione e alle pratiche di monetizzazione dei dati. Solo in questo modo gli utenti possono essere realmente consapevoli di come vengono utilizzati i loro dati e di come le loro interazioni online possano influenzare le loro vite. Stanzione ha sottolineato l’importanza di rendere queste informazioni comprensibili, affinché anche i cittadini meno esperti possano comprendere le dinamiche alla base delle loro esperienze digitali.
In sintesi, la sfida è quella di trovare un equilibrio tra innovazione e sicurezza, tra libertà di espressione e protezione dei più vulnerabili. La voce di Pasquale Stanzione è un richiamo a tutte le parti coinvolte: istituzioni, piattaforme e cittadini devono unirsi per costruire un ecosistema digitale più giusto e responsabile, in grado di rispondere alle esigenze della società contemporanea.