Il contratto dei dirigenti bancari si rinnova con un aumento significativo del minimo salariale che passa da 65mila a 85mila euro l’anno. L’intesa è stata firmata da Abi insieme ai principali sindacati di categoria, dopo un lungo periodo di trattative. Le misure prevedono anche modifiche alle norme su malattia e maternità, oltre a nuovi investimenti nella formazione professionale. Questo accordo arriva in un momento di grande trasformazione per il settore bancario italiano.
Aumento sostanziale della retribuzione minima per i dirigenti bancari
Il punto più rilevante del rinnovo contrattuale riguarda l’incremento di 20mila euro dello stipendio minimo per i dirigenti delle banche, che sale da 65mila euro a 85mila euro, corrispondente a un aumento del 31%. La prima parte di questa crescita sarà effettiva già dal 1° agosto 2025, con un aumento immediato di 15mila euro, quindi la retribuzione minima lorda raggiungerà 80mila euro. Questo adeguamento segue anni di stagnazione salariale e riflette i nuovi livelli di responsabilità e stress che questa fascia professionale deve affrontare.
Revisione dei compensi in un contesto di trasformazione
L’accordo sottolinea come le trasformazioni nel lavoro e nell’organizzazione del sistema bancario abbiano richiesto una revisione dei compensi. Chi ricopre ruoli dirigenziali si trova spesso a gestire situazioni complesse, dall’innovazione tecnologica alle richieste di ristrutturazione e razionalizzazione. L’aumento mira dunque a riconoscere questi aspetti, tenendo conto della pressione lavorativa e dell’importanza strategica delle funzioni gestionali nell’istituto di credito.
Nuove norme su malattia, maternità e formazione continua
Oltre al miglioramento del salario base, l’accordo introduce aggiornamenti importanti in tema di condizioni lavorative. Sono state modificate le regole sulle assenze per malattia e sui congedi di maternità, apportando maggior tutela e una gestione più flessibile rispetto alle necessità dei dirigenti. Questi cambiamenti rispondono alla richiesta di un equilibrio più sostenibile tra lavoro e vita privata, al fine di contenere lo stress sul posto di lavoro.
Potenziamento della formazione professionale
Altro aspetto centrale è l’impegno comune tra Abi e sindacati per potenziare la formazione professionale. Le banche utilizzeranno maggiormente il fondo Fondir, uno strumento paritetico, per finanziare corsi dedicati agli aggiornamenti sulle nuove tecnologie e sui processi innovativi del settore. La formazione è diventata fondamentale con il rapido evolversi degli strumenti digitali e delle normative nei gruppi bancari. Questo investimento mira a mantenere alta la preparazione dei dirigenti e ad adattare le loro competenze alle trasformazioni del comparto.
Reazioni istituzionali e sindacali all’accordo sul contratto
Il rinnovo del contratto dei dirigenti bancari segue la recente definizione del testo coordinato per i dipendenti bancari, firmato il giorno prima. Ilaria Maria Dalla Riva, presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di Abi, ha parlato di un buon clima di confronto e collaborazione con le organizzazioni sindacali. Ha messo in evidenza la capacità delle parti di trovare un’intesa complessiva sulle varie questioni aperte, confermando il ruolo del dialogo nella gestione delle relazioni industriali nel settore.
Dichiarazioni dei rappresentanti sindacali
Il segretario generale di Fabi, Lando Maria Sileoni, ha definito l’intesa un risultato concreto in un momento di trasformazioni epocali per le banche italiane. Ha ricordato che il lavoro dei dirigenti risulta cruciale per garantire continuità operativa e adattamento alle nuove sfide del mercato e del risiko bancario. Ha insistito sull’importanza di riconoscere la complessità dei compiti e lo stress a cui sono sottoposti. Sileoni ha poi detto che questa intesa conferma il valore della contrattazione collettiva come strumento di tutela e crescita per tutti i lavoratori del sistema bancario.
Anche Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil, ha espresso apprezzamento per la conclusione delle trattative. Ha evidenziato la portata complessiva dei risultati, che interessano ogni livello del personale impiegato presso gli istituti di credito. La chiusura del contratto dei dirigenti segna un passo importante, in un contesto dove la stabilità della parola data e il riconoscimento delle professionalità sono fondamentali per la tenuta dell’intero sistema.