Una missione della Protezione Civile italiana si svolge dal 15 al 17 luglio nel Rio Grande do Sul, Stato brasiliano duramente colpito da eventi climatici estremi negli ultimi mesi. L’iniziativa, organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Porto Alegre con il supporto dell’Ambasciata italiana a Brasilia, punta a mettere in comune conoscenze e esperienze sulla gestione delle emergenze ambientali.
Obiettivi e contesto della missione nel rio grande do sul
Il Rio Grande do Sul ha subito, a partire da settembre 2023, una serie di calamità legate a eventi climatici intensi, che hanno aggravato la situazione nel 2024. L’Italia, con un percorso consolidato nelle attività di Protezione Civile, ha deciso di offrire supporto tecnico-scientifico e momenti di confronto con le autorità locali. La missione mira a favorire la cooperazione attraverso l’interscambio di metodologie di prevenzione, monitoraggio e intervento su dissesti idrogeologici e altre emergenze derivate da condizioni meteorologiche estreme.
Sull’onda di questi eventi, il Consolato a Porto Alegre ha promosso questo collegamento diretto per rafforzare legami tecnici e istituzionali, con l’intento di fornire strumenti utili per mitigare gli impatti futuri. L’esperienza italiana nella gestione di disastri naturali, costruita su casi concreti in territori vulnerabili, è al centro dell’approccio. La scelta di intervenire nel Rio Grande do Sul deriva dal profondo impatto negativo registrato e dalla necessità di risposte più organizzate e collaborative.
Tappe e attività previste durante la missione
Il programma della delegazione prevede visite in tre aree chiave del Sud del Brasile: la capitale Porto Alegre, la valle del Taquari e la Serra Gaúcha. Questi territori rappresentano i luoghi dove gli effetti degli eventi estremi si sono manifestati in modo più significativo. Le attività includono sopralluoghi tecnici nelle zone colpite, incontri con amministrazioni locali e momenti di scambio con le comunità interessate.
Il punto focale sarà il seminario internazionale previsto il 18 luglio a Bento Gonçalves. Qui le delegazioni della Protezione Civile italiana e del Rio Grande do Sul discuteranno modalità operative, scambi di dati e strategie per un’azione congiunta. Questa iniziativa si configura come un momento di dialogo diretto e coordinato, necessario per ottimizzare la prevenzione e la gestione delle emergenze climatiche in scenari simili.
Profili degli esperti italiani presenti sul territorio brasiliano
La missione coinvolge quattro specialisti di primo piano in ambito di Protezione Civile. Vittorio Bosi, geologo, ha accumulato oltre venticinque anni di esperienza in situazioni di emergenza connessi a territori vulcanici e ad alto rischio geologico. Angela Corina porta le sue competenze sui sistemi di allerta precoce e il controllo dei rischi idrogeologici, ruolo che svolge anche nei circuiti internazionali dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.
Luca Rosiello, Primo Direttore dei Vigili del Fuoco italiani, è esperto in operazioni di soccorso complesse, sia in contesti urbani che acquatici. Infine, Damiano Giordani, ingegnere ambientale della regione Friuli Venezia Giulia, è specialista in modellazione del rischio e gestione delle calamità con un approccio territorialmente mirato. Questa squadra unisce competenze tecniche e operative di lunga esperienza, coordinate per affrontare problematiche simili a quelle che si sono manifestate in Brasile.
Dichiarazioni e significato politico della missione
L’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Alessandro Cortese, ha evidenziato il valore simbolico e pratico della visita. “La collaborazione rafforza i legami tra Italia e Brasile, Paese con cui esistono profonde connessioni storiche e umane, specialmente considerando la numerosa comunità italodiscendente presente oltre oceano.” L’iniziativa rappresenta un gesto concreto di solidarietà e collaborazione internazionale, in un contesto globale segnato dalla crescita della frequenza e intensità degli eventi climatici.
Il Console Generale d’Italia a Porto Alegre, Valerio Caruso, ha sottolineato come l’esperienza italiana serva a supportare risposte efficaci. “Lo scambio di sapere e strumenti è rivolto a ridurre i danni futuri, migliorando preparazione e reattività.” L’approccio include non solo aspetti tecnici ma anche formazione e sviluppo di procedure condivise per la protezione della popolazione e del territorio brasiliano.
Impatti attesi e prospettive di cooperazione futura
Attraverso incontri tecnici, visite sul campo e confronto diretto con le autorità regionali e le comunità locali, la missione italiana intende stimolare nuove forme di collaborazione operativa. La volontà è di consolidare reti di lavoro congiunto per aumentare la capacità di resistenza e intervento del Rio Grande do Sul. In un mondo segnato dal cambiamento climatico, questo scambio di esperienze tra Italia e Brasile assume un valore strategico per migliorare la gestione delle emergenze.
Il seminario internazionale sarà occasione per avviare protocolli condivisi e per impostare modelli più efficaci di allertamento e risposta. Il trasferimento di conoscenze non si limita alle tecnologie ma coinvolge anche questioni sociali e organizzative, essenziali per una risposta rapida e coordinata. Il sitare si propone insomma come un passaggio fondamentale nel rafforzamento della preparazione contro rischi naturali diffusi in entrambi i Paesi.