Home Spettacolo & TV Andrea Iervolino annuncia ricorso al Tar per difendere il tax credit revocato
Spettacolo & TV

Andrea Iervolino annuncia ricorso al Tar per difendere il tax credit revocato

Share
Andrea Iervolino annuncia ricorso al Tar per difendere il tax credit revocato
Andrea Iervolino annuncia ricorso al Tar per difendere il tax credit revocato
Share

Andrea Iervolino, noto produttore cinematografico italiano, ha recentemente dichiarato la sua intenzione di presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro la revoca di 66 milioni di euro di tax credit da parte del Ministero della Cultura. In una conferenza stampa con il suo avvocato, Sergio Santoro, Iervolino ha espresso la sua fiducia nel sistema giudiziario, sperando che il Tar possa riconoscere le sue ragioni e annullare il provvedimento contestato.

Le motivazioni della revoca del tax credit

L’azione del Ministero, guidato dal dott. Nicola Borrelli, si basa su documenti e dichiarazioni presentate da Davide Peretti, ex amministratore e liquidatore della società, nominato da Monika Bacardi. La questione è emersa a causa di gravi irregolarità riscontrate nella gestione di Peretti, che hanno portato il tribunale civile di Roma a revocarlo dalla carica di liquidatore. Il provvedimento n. 4323/2025, emesso il 10 giugno 2025, ha rivelato che le uniche irregolarità accertate sono attribuibili allo stesso Peretti, il quale si presenta come “consulente legale” non iscritto a nessun albo professionale e privo di esperienza nel settore.

Le conseguenze per Iervolino e il suo team

In seguito a questi sviluppi, il tribunale ha anche condannato Peretti e la società Mb Media SA, sotto la direzione di Bacardi, a rimborsare le spese legali sostenute da IA Media e Sipario Movies per il procedimento legale. Iervolino e Santoro hanno sottolineato che le opere cinematografiche per le quali è stato richiesto il tax credit sono state prodotte in conformità con le normative vigenti. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Le opere sono state regolarmente consegnate e depositate presso la Cineteca Nazionale.
  2. Sono state soggette a valutazioni da parte di primarie società di consulenza internazionali.
  3. Gli esperti hanno attestato la qualità e la legittimità delle produzioni.

La documentazione presentata da Peretti risulta quindi priva di fondamento, come confermato dal tribunale e dal curatore speciale di Sipario Movies, avvocato Enrico Caratozzolo.

La risposta alle accuse e le implicazioni per l’industria cinematografica

Le accuse mosse da Peretti al Ministero sono state definite infondate e strumentali, senza riscontro in sede giudiziaria. La rapidità con cui il Ministero ha agito ha suscitato preoccupazioni tra Iervolino e il suo legale, i quali ritengono che l’operato del dott. Borrelli non abbia tenuto conto della corretta amministrazione e delle procedure legali in corso. Iervolino ha osservato che la scelta di revocare il tax credit sembra essere stata dettata più da pressioni esterne che da una valutazione obiettiva delle evidenze presentate.

Il produttore ha messo in evidenza la responsabilità di un dirigente pubblico, il quale dovrebbe operare in modo diligente e conforme ai principi del codice civile. La condotta di Borrelli, secondo Iervolino, non rispecchia tali principi e potrebbe avere conseguenze significative per l’industria cinematografica italiana, specialmente in un periodo di sfide economiche e post-pandemia.

La questione del tax credit è cruciale per i produttori cinematografici, poiché rappresenta un importante strumento di sostegno economico. La revoca di tali fondi può portare a ritardi nella produzione e nella distribuzione, influenzando negativamente la creazione di contenuti cinematografici di qualità.

Iervolino ha ribadito la sua determinazione a perseguire ogni azione legale necessaria per tutelare i propri interessi e quelli della sua azienda. La fiducia nella magistratura è centrale nella sua strategia, e il produttore è convinto che il Tar possa rivedere la decisione del Ministero, considerando tutte le evidenze presentate.

In conclusione, la situazione attuale rappresenta un esempio delle complessità legate alla gestione delle produzioni cinematografiche in Italia. Le normative e le procedure burocratiche possono influenzare significativamente il panorama dell’industria. Mentre Iervolino si prepara a presentare il ricorso, l’attenzione è rivolta al futuro della sua azienda e alla capacità del sistema giudiziario di fare giustizia in questo contesto difficile.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.