Un episodio di violenza si è verificato nella notte in un’abitazione lungo viale Umbria, a Milano, dove una donna di 45 anni è stata vittima di un’aggressione da parte del suo ex compagno. Il fatto ha suscitato l’intervento delle forze dell’ordine e ha portato all’arresto del responsabile, accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni.
Cronologia dei fatti e dinamica dell’aggressione
La notte dell’aggressione ha visto l’ex compagno della donna, un uomo di 33 anni, richiedere un incontro all’interno dell’abitazione di lei. Una volta entrato, l’uomo ha barricato la porta con una sedia, impedendo ogni possibilità di uscita. Subito dopo, ha sottratto il telefono della donna, privandola di ogni mezzo per chiedere aiuto.
Minaccia e costrizione sotto violenza
Secondo la ricostruzione ufficiale, sotto la minaccia di un cacciavite l’uomo ha costretto la donna ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. La situazione si è protratta fino a quando l’aggressore, dopo aver assunto sostanze stupefacenti, si è addormentato. La vittima, approfittando del momento di debolezza, è riuscita a chiamare il 112 e a contattare i carabinieri che hanno risposto immediatamente alla chiamata di emergenza.
Intervento dei carabinieri e conseguenze per la vittima
All’arrivo dei carabinieri, l’uomo dormiva ancora nell’abitazione della donna. I militari hanno quindi potuto intervenire senza incontrare resistenze fisiche, procedendo all’arresto immediato dell’aggressore. La donna è stata soccorsa sul posto e trasportata alla clinica Mangiagalli, struttura specializzata nella cura delle vittime di violenza sessuale.
Gli operatori sanitari hanno predisposto gli accertamenti necessari per tutelare la salute fisica e psicologica della vittima. Le lesioni riportate sono state documentate a scopo giudiziario. La collaborazione della donna si è rivelata decisiva per ricostruire la dinamica dell’aggressione e per fornire elementi utili alle indagini.
Assistenza e recupero
La vittima ha ricevuto assistenza anche da parte di servizi sociali e psicologici specializzati, fondamentali per il suo percorso di recupero.
Procedimenti giudiziari e accuse formali contro l’aggressore
L’uomo è stato fermato con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni. Questi reati prevedono un procedimento penale. Il pubblico ministero della Procura di Milano ha avviato le indagini per raccogliere tutte le prove necessarie e definire l’eventuale richiesta di custodia cautelare in carcere.
Le forze dell’ordine stanno acquisendo testimonianze e documentazioni, tra cui le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, se presenti, per ricostruire con precisione le fasi dell’episodio.
L’arresto rappresenta un intervento immediato per fermare la violenza e garantire la sicurezza della donna, ma il caso resta aperto anche dal punto di vista giudiziario e sociale a Milano, dove episodi simili continuano a destare preoccupazione.