Il terminale di Rovigo, gestito da Adriatic Lng, ha segnato un nuovo traguardo nel gas naturale liquefatto in Italia. Nel primo semestre del 2025, la struttura ha immesso nella rete nazionale un volume di gas superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermandosi come uno dei principali poli per l’approvvigionamento energetico del Paese. I dati mostrano una crescita costante nell’import di Gnl, con un aumento dei carichi e dei paesi fornitori coinvolti.
Crescita del volume di gas rigassificato da gennaio a giugno 2025
Tra gennaio e giugno 2025, il rigassificatore di Rovigo ha immesso 4,5 miliardi di metri cubi di gas naturale. Questa cifra segna un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Maggio si è rivelato il mese con la miglior performance di sempre per quanto riguarda i volumi di gas rigassificato e immesso in rete, con 825 milioni di metri cubi. Questo dato corrisponde circa al consumo annuo di gas di una intera provincia come Padova o Treviso.
Nel periodo in esame, il terminale ha accolto 38 navi metaniere, principalmente provenienti da Qatar e Stati Uniti. Questi rifornimenti costituiscono oltre un decimo del totale delle importazioni nazionali di gas, posizionando il terminale di Rovigo come terza fonte italiana dopo i gasdotti dall’Algeria e dall’Azerbaijan.
La capacità massima autorizzata del rigassificatore è di 10,4 miliardi di metri cubi all’anno, operativa dal 2009. Il raggiungimento di questi volumi dimostra la crescente importanza del terminale nel sistema energetico del Paese.
Il ruolo crescente del gas naturale liquefatto nelle importazioni italiane
Il settore del gas naturale liquefatto in Italia mostra un’espansione significativa negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2025, i volumi rigassificati dal terminale di Rovigo hanno rappresentato quasi la metà delle importazioni nazionali di Gnl. La quota complessiva di gas naturale liquefatto nelle forniture italiane è passata dall’11% del 2021 al 30% nella prima metà del 2025.
Secondo i dati di Snam, l’Italia ha importato 2 miliardi di metri cubi di Gnl a giugno 2025, quasi raddoppiando i 900 milioni di metri cubi dello stesso mese nel 2024. Nei primi sei mesi dello scorso anno, le importazioni di Gnl si erano attestate a 7,6 miliardi di metri cubi, mentre nel 2025 sono arrivati a 10,3 miliardi, un aumento di notevole portata.
Il numero di carichi di gas naturale liquefatto è stato di 109 nella prima metà dell’anno, vicino ai 150 registrati nell’intero 2024. Oltre a Qatar, Stati Uniti e Algeria, le forniture sono arrivate anche da Spagna, Egitto, Congo, Angola e Guinea Equatoriale.
Questi dati indicano una strategia di approvvigionamento più diversificata e distribuita su più paesi, con una forte presenza di navi metaniere in arrivo dai diversi terminali nazionali.
Gvnl supera il gasdotto dall’algeria diventando la prima fonte di approvvigionamento
Nei mesi di maggio e giugno 2025 il gas naturale liquefatto ha raggiunto il 33% dei flussi in entrata verso l’Italia, superando per la prima volta la quota del gas immesso tramite gasdotto dall’Algeria, che è calato al 32%. Il Gnl è diventato così la prima fonte per l’import di gas nel Paese, un risultato che si era già visto nel 2024.
Questo aumento è stato possibile grazie al contributo combinato di più terminali, tra cui quelli storici di Panigaglia , Livorno e Rovigo e quelli più recenti di Piombino e Ravenna. Proprio il terminale di Ravenna è entrato in funzione nel giugno 2025, ampliando la capacità complessiva di rigassificazione italiana.
La maggiore disponibilità del Gnl offre un’importante flessibilità, importante in un contesto di tensioni geopolitiche che influenzano le rotte di fornitura tradizionali.
Conferme sul ruolo strategico e operativo di adriatic lng
Alexandra Thomas, ceo di Adriatic Lng, ha evidenziato come l’azienda abbia mantenuto una posizione centrale nel sistema energetico italiano ed europeo. L’azienda ha garantito la flessibilità necessaria per affrontare le sfide geopolitiche e ha contribuito a diversificare le fonti di approvvigionamento del gas.
Il direttore delle relazioni esterne, Alfredo Balena, ha sottolineato le prestazioni in continua crescita dell’impianto di Rovigo e il valore del personale operativo, composto da 98 dipendenti. La capacità del terminale e la loro esperienza hanno permesso di superare nuove soglie operative che confermano la solidità dell’impianto a livello nazionale.
Adriatic Lng si sta quindi affermando come punto di riferimento non solo per l’Italia ma anche per il contesto europeo nel mercato del gas naturale liquefatto.