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Nuovo profilo genetico emerso nelle indagini sull’omicidio di chiara poggi: ancora interrogativi dopo 18 anni

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Le indagini sull’omicidio di chiara poggi, avvenuto nel 2007 a garlasco, registrano nuovi sviluppi con l’individuazione di un profilo genetico maschile senza identità certa. Le analisi condotte su campioni prelevati dal cavo orale della vittima hanno aperto nuovi scenari, ma non chiariscono ancora se sia stato coinvolto più di un responsabile. La vicenda, seguita per anni da molteplici processi, continua a essere ricca di dubbi e nuove piste da approfondire.

I risultati delle analisi genetiche: un profilo maschile ignoto tra i campioni

Gli accertamenti genetici sono stati eseguiti su cinque prelievi raccolti con una garza, usata per prelevare materiale dalla bocca di chiara poggi: lingua, palato e pareti del cavo orale. Di questi, tre non hanno prodotto risultati utili, mentre in due è stato rintracciato un cromosoma Y, appartenente al cromosoma maschile.

Profili individuati e ipotesi degli esperti

Uno di questi profili è stato identificato come appartenente a ernesto gabriele ferrari, assistente del medico legale dario ballardini che eseguì l’autopsia nel 2007. Il secondo profilo, invece, risulta sconosciuto e non è stato associato a nessun soggetto finora. Gli esperti definiscono questa traccia come un “ignoto numero 3”, che esclude lo stesso andrea sempio e alberto stasi, persone già indagate nel corso delle indagini.

Le opinioni degli esperti sul valore probatorio di questo profilo si dividono. Alcuni definiscono la traccia “netta e completa” con ventidue marcatori evidenti, altre invece suggeriscono che si tratti di una contaminazione o di una miscela di DNA di ferrari e di una figura sconosciuta presente in quantità minima. Luciano garofano, comandante dei Ris all’epoca e consulente della difesa di sempio, sostiene che si sia trattato di contaminazione dovuta alla manipolazione della garza prima del prelievo, smentendo così l’ipotesi di un secondo uomo coinvolto.

Controversie sulle modalità di raccolta e ipotesi di contaminazione

Il metodo utilizzato per prelevare i campioni ha sollevato parecchi dubbi. La garza impiegata non sarebbe stata sterile e non un tampone specifico, strumento più adatto per operazioni di questo tipo. La perito denise albani, incaricata di rifare le analisi, ha comunicato di voler richiedere chiarimenti direttamente a dario ballardini.

Tra le richieste avanzate ci sono spiegazioni sul motivo dell’uso di questo tipo di garza e una lista dettagliata delle persone presenti nella sala autoptica durante l’esame del corpo. Conoscere chi ha avuto contatti con il corpo senza vita può essere importante, per capire eventuali fonti di contaminazione o per indirizzare ulteriori verifiche.

Possibili sviluppi delle analisi

Se il profilo genetico non dovesse essere associato a uno dei soggetti già conosciuti, verranno reiterati i tamponi estendendoli a gruppi precedentemente esclusi. Potrebbero essere coinvolti quindi dipendenti delle pompe funebri, operatori sanitari della croce rossa intervenuti sul luogo e tecnici che hanno effettuato le fotografie del cadavere per documentare la scena del crimine.

nuovi sviluppi e tensioni a diciotto anni dal delitto di garlasco

Il caso di chiara poggi continua a suscitare interesse e anche polemiche. Di recente è emerso un episodio inquietante legato alla vendita online di fotografie del cadavere scattate durante le indagini. Un ex poliziotto avrebbe tentato di commercializzarle, suscitando la reazione delle autorità e il blocco da parte del garante della privacy.

Questa vicenda aggiunge un elemento di tensione e di dolore a un’indagine che si protrae da quasi due decenni. La famiglia di chiara poggi affronta ancora oggi situazioni che feriscono la memoria della ragazza. Possibili iniziative legali per tutelare la riservatezza e il rispetto della vittima non sono escluse.

Nel frattempo, restano aperte piste investigative e la comunità attende chiarimenti più precisi sui profili genetici emersi. La verità sull’omicidio di chiara poggi continua a sfuggire e le nuove analisi segnalano che la ricerca di risposte non è affatto conclusa.

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