Nella notte tra il 23 e 24 aprile 2025, le forze dell’ordine di reggio calabria hanno portato a termine un’imponente azione contro il traffico di stupefacenti. Carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno dato esecuzione a 54 misure cautelari su ordine della procura distrettuale antimafia, accusando gli indagati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, riciclaggio ed estorsione. L’indagine, chiamata “arangea bis-oikos”, ha coinvolto centinaia di investigatori e ha puntato a smantellare due organizzazioni criminali attive nel controllo della droga sul territorio.
Dettagli dell’operazione interforze contro il traffico di stupefacenti
L’operazione coordinata dalla dda di reggio calabria, sotto la direzione del procuratore Giuseppe lombardo, ha visto impegnati oltre 250 investigatori nell’arco di una notte. Le 54 ordinanze di custodia cautelare hanno colpito membri di due gruppi distinti ma collegati tra loro. Le accuse comprendono traffico di cocaina, hashish e marijuana, gestione di reti di spaccio al dettaglio e a livello internazionale, oltre al riciclaggio dei proventi illeciti e attività estorsive. Per alcuni degli arrestati è stata contestata l’aggravante del metodo mafioso, segno della pericolosità dei cartelli smantellati.
Gli investigatori si sono concentrati su due organizzazioni. La prima si occupava principalmente dello spaccio al dettaglio nella città di reggio calabria e nei comuni limitrofi come villa san giovanni e gioia tauro. La seconda invece gestiva l’importazione di ingenti carichi di stupefacenti provenienti dall’ecuador, dalla spagna, dalla germania, dall’olanda e dal belgio, usando il porto di gioia tauro come punto strategico di entrata per la droga.
Ricostruzione delle reti criminali e importanza del porto di gioia tauro
L’inchiesta ha svelato gli anelli di una catena criminale articolata e ben organizzata. La droga arrivava dall’estero attraverso spedizioni via mare e poi veniva distribuita nei vari punti vendita locali. Grazie a intercettazioni, pedinamenti e sequestri, gli investigatori hanno potuto ricostruire i ruoli e le gerarchie all’interno dei gruppi. La componente internazionale facilita la compravendita di stupefacenti, mentre la presenza di reti sul territorio assicura il controllo del mercato al dettaglio.
Il porto di gioia tauro è risultato essere il hub centrale per l’importazione della droga. Qui, gruppi criminali sfruttavano la posizione strategica del terminal container per introdurre ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana. Lo sfruttamento di questo snodo logistico ha consentito ai gruppi di camuffare i carichi all’interno delle merci regolari, superando i controlli con metodi diversi che gli investigatori stanno ancora approfondendo.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati centinaia di chili di sostanze stupefacenti e somme importanti di denaro in contanti provenienti dall’attività illecita. Questi sequestri confermano il grande volume di affari gestito dalle organizzazioni, capaci di influenzare l’economia locale con attività criminali di lunga durata.
Il dispositivo interforze proseguirà nei prossimi giorni con altre attività di controllo e accertamento su eventuali complici o reti di supporto ancora attive nel territorio calabrese.