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Il racconto di Pierluigi Dellano: l’incontro con Allen a Ventimiglia e la sua versione dei fatti

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Il racconto di Pierluigi Dellano: l'incontro con Allen a Ventimiglia e la sua versione dei fatti
Il racconto di Pierluigi Dellano: l'incontro con Allen a Ventimiglia e la sua versione dei fatti
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Pierluigi Dellano è un nome che ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica a causa della triste vicenda di Allen Bernard Ganao, un bambino autistico di cinque anni scomparso e successivamente ritrovato nel campeggio di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Dellano, residente a Latte, una frazione di Ventimiglia, si è trovato al centro di un turbinio di polemiche e accuse che hanno messo in discussione le sue azioni.

La scomparsa di Allen e l’incontro con Dellano

La storia inizia l’11 luglio, quando le telecamere di sorveglianza hanno immortalato Allen mentre si dirigeva verso la collina, proprio sulla strada che porta alla villa di Dellano. Secondo quanto dichiarato da Dellano, il bambino, che stava camminando da solo, sarebbe stato accolto da lui per un breve tragitto. Tuttavia, la sua testimonianza si è rivelata contraddittoria, con affermazioni iniziali di aver accompagnato Allen a piedi, per poi cambiare versione sostenendo di averlo portato in auto.

Questa ambiguità non è passata inosservata agli inquirenti, che hanno deciso di sequestrare sia la casa che la vettura di Dellano per ulteriori accertamenti. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Dellano ha ammesso di essersi comportato in modo negligente, ma ha anche sottolineato il suo desiderio di aiutare il bambino in difficoltà. “Ho cercato solo di fare la cosa giusta, ma non mi sono reso conto della gravità della situazione”, ha dichiarato.

Reazioni e polemiche sui social media

La vicenda ha suscitato un’ondata di indignazione sui social media, dove Dellano è stato oggetto di attacchi e critiche feroci. La gogna mediatica ha messo a dura prova la sua vita quotidiana. “Sono stati due giorni tremendi, ho ricevuto molti attacchi. Ma io ho cercato solamente di aiutare”, ha affermato, esprimendo il suo dolore per le accuse ricevute.

Nella sua versione finale, Dellano ha raccontato di aver visto il bambino mentre percorreva la strada in auto. “Ho pensato che fosse un bimbo straniero, un turista”, ha spiegato, notando che Allen “non parlava bene” e balbettava parole come “papà”. Dellano ha interpretato il comportamento del bambino come quello di un piccolo in vacanza che si era smarrito, senza rendersi conto della reale situazione di pericolo in cui si trovava.

La responsabilità degli adulti e la sicurezza infantile

Dopo averlo incontrato, Dellano ha affermato di averlo preso per mano e di averlo accompagnato fino al primo bivio, ma poi ha dichiarato che il piccolo gli è “scappato di mano”. “Ho lasciato che andasse”, ha continuato, con un tono di rassegnazione. Solo dopo un paio d’ore, quando la Protezione civile, la polizia e altre forze dell’ordine sono intervenute, Dellano ha compreso la gravità della situazione. “Quando mi è stato chiesto se avevo visto il bambino, ho detto di sì e ho raccontato quanto mi era accaduto”, ha aggiunto.

La situazione di Dellano solleva interrogativi non solo sulla sua responsabilità, ma anche sulle reazioni della comunità e sui meccanismi di protezione dei minori. Mentre gli inquirenti continuano le indagini, il caso di Allen ha messo in luce la vulnerabilità dei bambini e l’importanza della vigilanza da parte degli adulti.

Il dibattito pubblico su questo caso ha messo in evidenza anche il ruolo dei social media nel formare l’opinione pubblica e nel dare vita a situazioni di linciaggio virtuale. Molti utenti hanno espresso il loro sostegno a Dellano, sottolineando che la paura e la confusione possono portare a errori di giudizio. Altri, invece, hanno chiesto maggiore responsabilità da parte degli adulti nel prendersi cura dei bambini.

In questo contesto complesso, la storia di Pierluigi Dellano potrebbe servire come spunto per riflessioni più ampie sul tema della sicurezza infantile e sulle responsabilità che ogni adulto ha nei confronti dei più piccoli. La sua esperienza, purtroppo segnata da un evento drammatico, ci ricorda quanto sia fondamentale rimanere vigili e attenti, soprattutto quando si ha a che fare con i bambini.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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