Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato l’arrivo di 48.504 nuovi posti per docenti nelle scuole statali italiane, distribuiti su tutti i livelli di istruzione. Una parte consistente di queste assunzioni riguarda il sostegno, con 13.860 insegnanti dedicati. Poco dopo verrà emanato un altro decreto con cui si concretizzerà l’assunzione di 6.022 insegnanti di religione, a seguito di un concorso indetto nel 2024.
Decreto per le assunzioni di insegnanti: numeri e ripartizione
Il provvedimento firmato da Giuseppe Valditara stabilisce le assunzioni per l’anno scolastico 2025/2026. I 48.504 posti coprono ogni ordine e grado dell’istruzione statale, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. Tra questi, spiccano 13.860 posti per docenti di sostegno, figure sempre più richieste per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Suddivisione dei posti e obiettivi
La suddivisione riguarda quindi insegnanti di materie ordinarie ma anche risorse specifiche per garantire assistenza e supporto didattico a chi ha bisogni educativi speciali. Il numero totale rispecchia un incremento rispetto agli anni precedenti, reso necessario dall’ampliamento delle classi e dalla crescente attenzione all’inclusione.
L’assegnazione di così tante cattedre rientra nei piani del ministero per risolvere carenze croniche in molte aree e per offrire stabilità a migliaia di docenti precari. Il decreto rappresenta una mossa significativa nella direzione del rinnovo del corpo insegnante nazionale.
Concorso 2024 e assunzione degli insegnanti di religione
Oltre ai 48.504 posti ordinari e di sostegno, è previsto un ulteriore decreto destinato a disciplinare l’ingresso di 6.022 insegnanti di religione cattolica. Questi docenti saranno selezionati grazie al concorso bandito nel 2024, il primo dopo quasi vent’anni – l’ultima procedura risale infatti al 2004.
Ruolo e collaborazione per l’assunzione
L’assunzione di insegnanti di religione segue un iter separato rispetto ai docenti di materie curricolari, gestito direttamente dal ministero in accordo con gli accordi con la Conferenza episcopale italiana. I nuovi posti serviranno a rinnovare una componente di insegnanti che svolge un ruolo specifico e indispensabile in molte scuole del paese.
Questa decisione risponde anche alla necessità di svecchiare un corpo docente caratterizzato da numerosi anziani in pensionamento, garantendo continuità all’insegnamento della religione cattolica nelle istituzioni scolastiche statali.
Commenti e prospettive sul piano assunzionale
Il ministro Valditara ha definito il contingente di oltre 54 mila nuovi docenti una cifra “record” per settembre 2025. Saranno inclusi insegnanti per posti comuni, di sostegno e quelli di religione. Il riferimento alla quantità mette in evidenza la volontà del governo di rafforzare l’organico scolastico.
Questi numeri segnano una nuova fase nell’organizzazione della scuola pubblica, che da anni affronta problemi come la mancanza di insegnanti e il ricorso massiccio al precariato. Le immissioni in ruolo dovrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi, subito prima dell’avvio dell’anno scolastico, per garantire una partenza regolare delle lezioni.
Attenzione al sostegno e stabilizzazione
L’azione del ministero punta a stabilizzare migliaia di lavoratori e migliorare il funzionamento quotidiano delle scuole. L’incremento di posti sul sostegno dimostra un’attenzione crescente alle esigenze degli studenti con disabilità, a cui viene dedicato un numero più elevato di docenti.
Il decreto si inserisce in un quadro più ampio di riforme e investimenti dedicati all’istruzione, destinato ad avere ripercussioni sulla qualità dell’insegnamento e sulla gestione degli istituti scolastici statali. La firma di Valditara rappresenta dunque un passo concreto verso questi obiettivi.