Le bollette dell’energia elettrica in Italia hanno subito un cambiamento significativo dal 1° luglio. L’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha deciso di spostare gli oneri di sistema all’interno della quota fissa della bolletta. Questa modifica interessa tutte le utenze, anche quelle senza consumi attivi. Pesano, insieme alla spesa per la rete e ad altri oneri generali, indipendentemente dal contratto con il fornitore scelto.
Il ruolo e l’origine degli oneri di sistema nel mercato elettrico italiano
Gli oneri di sistema sono costi stabiliti dallo Stato, separati dalla parte di bolletta relativa al prezzo dell’energia, che è aperta alla concorrenza tra venditori. Questi oneri vengono aggiornati ogni anno da Arera per garantire la copertura di spese necessarie al funzionamento della rete e altri servizi legati all’energia. La loro introduzione risale alla fine degli anni ’90, con il decreto Bersani del 1999, che ha liberalizzato il mercato elettrico in Italia.
Inizialmente gli oneri servivano a coprire costi relativi alla gestione del sistema e ai servizi di dispacciamento, cioè le operazioni necessarie per mantenere stabile la rete elettrica, oltre al prezzo della potenza impegnata e ai costi fissi delle reti. Questi oneri non dipendono dal fornitore ma sono decisi dall’autorità e rimangono fissi per tutti i clienti.
Cosa coprono gli oneri di sistema: rinnovabili, sicurezza nucleare e agevolazioni
Arera definisce gli oneri di sistema come i costi necessari per sostenere attività di interesse generale del sistema elettrico, calcolati e imputati a tutti i clienti finali. Tra le voci incluse ci sono gli incentivi per le fonti di energia rinnovabile e assimilate, spese per la messa in sicurezza degli impianti nucleari, e misure territoriali compensative.
Vengono poi finanziate le agevolazioni tariffarie a favore del settore ferroviario, il sostegno alla ricerca nel campo energetico, e la copertura del bonus elettrico per le famiglie in difficoltà . Alcuni aiuti riguardano le imprese che consumano molta energia, con risorse specifiche destinati alle aziende elettriche più piccole e interventi per promuovere l’efficienza energetica.
L’incidenza degli oneri di sistema sulla bolletta e i recenti cambiamenti
La parte della bolletta relativa agli oneri di sistema ammonta a circa il 20% della spesa totale per le famiglie, mentre per le aziende il peso è normalmente superiore. Nel 2022, a causa del forte aumento dei prezzi dell’energia, il pagamento di questi oneri è stato sospeso temporaneamente, per alleggerire l’impatto economico sui consumatori.
Questa sospensione non ha eliminato gli oneri, che sono stati coperti da un fondo statale, alimentato anche da un contributo straordinario richiesto alle imprese energetiche che hanno registrato extra-profitti. Dall’aprile del 2023, gli oneri sono tornati ad essere addebitati direttamente nelle bollette.
Come si calcolano gli oneri di sistema e il meccanismo alla base della quota fissa
Gli oneri di sistema vengono applicati attraverso componenti tariffarie espresse in centesimi di euro per ciascun punto di prelievo, per kW di potenza impegnata e per kWh consumato. Questa struttura permette di distribuire il costo tra i consumatori in modo proporzionale.
La parte fissa copre costi indipendenti dal consumo, mentre quella variabile cambia in base alla quantità di energia consumata. Chi usa più elettricità contribuisce maggiormente. Il sistema prevede un bilanciamento tra criteri di equità e di efficienza: quelli con consumi elevati pagano più della quota variabile, rispettando il principio che chi inquina o utilizza più risorse deve assumersi una maggiore responsabilità economica.