L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha riportato un episodio di sparatorie avvenuto nella notte alla centrale nucleare di zaporizhzhia, in ucraina. Il fatto preoccupa per i rischi connessi alle attività militari in prossimità di una struttura nucleare di grande importanza. L’organismo ha documentato la situazione durante un sopralluogo condotto poche ore dopo gli spari.
La posizione dell’aiea e i rischi di attività militari vicino a impianti nucleari
Il direttore Rafael Grossi ha definito “inaccettabile” qualsiasi operazione militare vicino a strutture nucleari come quella di zaporizhzhia. Il punto è che spari e azioni belliche accanto a questa infrastruttura aumentano il pericolo di danni a sistemi di sicurezza e al contenimento radioattivo. Le centrali sono costruite per resistere a incidenti industriali e a condizioni estreme, ma uno scontro a fuoco prolungato o un attacco mirato possono compromettere l’integrità degli impianti.
La centrale di zaporizhzhia è tra le più grandi d’europa e produce una quota significativa di energia elettrica per l’ucraina. La sua vicinanza a conflitti armati ha attirato l’attenzione internazionale già da tempo. Il monitoraggio da parte della aiea serve anche a prevenire danni irreparabili per l’ambiente e per la popolazione civile.
Il contesto di tensione militare con droni e incidenti nei dintorni
L’episodio della sparatoria si inserisce in una fase di crescente tensione nella zona di zaporizhzhia, dove si sono registrati presunti attacchi e intrusioni con l’uso di droni nell’area circostante la centrale. Fonti ufficiali riferiscono di incursioni e tentativi di sabotaggio che hanno provocato danni minori ma aumentato la preoccupazione sul rischio di incidenti nucleari causati da azioni militari.
La presenza di droni armati o di ricognizione rappresenta un pericolo aggiuntivo perché l’area è difficilmente controllabile in tempo reale. L’attività bellica e i continui episodi di instabilità rischiano di mettere in crisi gli standard di sicurezza internazionali attorno a un impianto che dovrebbe restare fuori da ogni zona di combattimento.
La scoperta della sparatoria e le evidenze sul posto
Nella notte tra il 16 e il 17 aprile 2025, i team della aiea presenti nella centrale di zaporizhzhia hanno udito ripetuti colpi d’arma da fuoco di piccolo calibro. Si tratta di “centinaia di colpi” sparati nelle aree interne della centrale, ha riferito il direttore dell’agenzia, Rafael Grossi. Al mattino successivo, gli ispettori hanno percorso i siti vicini ai reattori interessati all’incidente e raccolto evidenze visive. Tra queste, bossoli di pistola e fucile sparsi sul terreno attorno a due delle unità di produzione.
Il ritrovamento conferma la natura dell’evento come un episodio di scontro armato o attività militare attiva all’interno o nelle immediate vicinanze della centrale. Questo solleva diverse preoccupazioni tecniche e di sicurezza, considerando la vulnerabilità degli impianti nucleari rispetto a incidenti militari.