Nel fine settimana tra venerdì e domenica a Tarquinia, in provincia di Viterbo, si sono verificati episodi di violenza che hanno coinvolto gruppi di giovani sul lungomare e, successivamente, i genitori dei ragazzi coinvolti. Questi eventi hanno portato all’intervento ripetuto delle forze dell’ordine, a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza della zona.
La rissa tra i ragazzi sul lungomare di tarquinia
Tutto è iniziato nella notte di venerdì quando un gruppo di giovani, molti minorenni, si è affrontato con calci e pugni sul lungomare di Tarquinia. La collocazione dell’episodio, una zona frequentata soprattutto nei fine settimana, ha reso subito necessario l’intervento di forze dell’ordine per sedare la rissa. Quando i carabinieri sono arrivati, sono riusciti a disperdere i ragazzi e a riportare la calma, evitando che lo scontro degenerasse ulteriormente.
Le cause dello scontro non sono state rese note, ma la tensione tra i gruppi è sembrata alta. Nei giorni successivi agli scontri, i carabinieri hanno mantenuto un presidio più stretto nelle aree più frequentate, con un occhio in particolare ai movimenti dei giovani nel centro cittadino e sulle aree di ritrovo notturno.
La spedizione punitiva dei genitori fermata dai carabinieri
A distanza di circa ventiquattro ore dalla rissa iniziale, la situazione è tornata a rischiare di precipitare. Alcuni genitori dei ragazzi coinvolti hanno tentato di organizzare una spedizione punitiva per “vendicare” gli scontri subiti dai propri figli. A notte fonda, nelle zone limitrofe al lido di Tarquinia, una decina di adulti si sono radunati.
I carabinieri, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a bloccare il gruppo prima che potesse concretizzare qualsiasi scontro violento. Durante l’intervento, molte persone sono state fermate e identificate, alcune trovate in stato di ebbrezza. Tra queste, un uomo già colpito da un recente provvedimento di foglio di via è stato denunciato e allontanato dalla zona.
L’episodio della spedizione punitiva ha fatto emergere anche altri elementi preoccupanti. Un ragazzo di Vetralla, ad esempio, è stato individuato grazie a una foto postata sui social, nella quale impugna una pistola con una frase minacciosa rivolta a possibili avversari, aumentando così la tensione tra i gruppi.
La risposta dell’amministrazione comunale e le misure per la sicurezza
Dopo gli eventi, il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, ha voluto rassicurare la cittadinanza. In una dichiarazione pubblica la sera domenica, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per garantire sicurezza, soprattutto nelle ore serali e notturne, senza dimenticare il rispetto delle regole e l’attenzione per la comunità dei giovani frequentatori del lido.
Sposetti ha ringraziato le forze dell’ordine per il lavoro svolto durante queste delicate giornate. Ha voluto anche ricordare che Tarquinia resta una città sicura, evidenziando come i recenti episodi non devono modificare la percezione di una città che punta su vivibilità e sulla convivenza pacifica.
L’amministrazione ha annunciato un rafforzamento dei controlli nelle aree maggiormente frequentate durante la movida notturna. I carabinieri continueranno a monitorare la situazione per evitare nuovi scontri e garantire che l’ordine pubblico rimanga saldo, anche durante i momenti più critici legati all’incontro tra gruppi giovanili.
Tarquinia mantiene così un’attenzione alta sulla sicurezza urbana, con particolare riguardo agli episodi di violenza che coinvolgono minori, e richiama tutti i cittadini a rispettare norme e comportamenti civili per la serenità collettiva.