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Uccisa a marotta durante una festa in casa: colpi di pistola e bimbi presenti, comunità sotto shock

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Una tragedia ha scosso la piccola comunità di Sterpettine di Marotta, frazione di Mondolfo in provincia di Pesaro Urbino, dove ieri sera è stata uccisa a colpi di pistola Griselda Cassia Nunez, una donna di 44 anni. Il responsabile, suo cognato di 71 anni, ha sparato in un ambiente domestico durante una festa a cui partecipavano anche alcuni bambini molto piccoli.

La cronaca dell’evento: cosa è successo durante la festa a marotta

Secondo le testimonianze raccolte, gli spari sono stati avvertiti mentre era in corso una festa in una casa privata. Inizialmente, alcune persone hanno scambiato il rumore per colpi di caccia, frequenti nelle zone rurali adiacenti, ma ben presto si è capito che si trattava di un’aggressione armata. I carabinieri sono intervenuti immediatamente sul luogo indicato, trovando la donna ferita gravemente.

Il ruolo del cognato e i testimoni presenti

La vittima, Griselda Cassia Nunez, è stata colpita dal cognato, un uomo di 71 anni. Insieme a loro c’erano numerosi partecipanti, tra cui diversi bambini in età prescolare, che hanno assistito alla scena. Alcuni di questi sono stati immediatamente accompagnati all’ospedale per ricevere assistenza psicologica.

La reazione della comunità e il racconto dei testimoni

La notizia ha generato un forte impatto a Sterpettine, un piccolo centro sulla costa adriatica dove tutti si conoscono. Nei bar del paese, in particolare in quello frequentato dalla vittima e dalla sua famiglia, si respira incredulità e dolore. La barista del locale ha raccontato di come la donna e la sua famiglia fossero clienti abituali, e di come la bambina di cinque anni avesse dato a lei dei disegni fatti per il suo compleanno giorni prima.

L’ultima visita della donna in quel bar risale a due giorni prima della tragedia. Aveva annunciato che avrebbe organizzato una festa per la fine dell’asilo della nipote, evento durante il quale si è consumata la tragedia. La comunità è ancora sotto shock, consapevole che quell’episodio rimarrà impresso nelle vite di tutti, specialmente di chi era presente.

Il coinvolgimento dei minori e l’intervento sanitario

Tra i presenti all’aggressione c’erano alcuni bambini molto piccoli, che hanno assistito impauriti alla sparatoria. Subito dopo l’accaduto, i soccorsi hanno provveduto a fornire loro un primo supporto e sono stati trasferiti in ospedale per un monitoraggio psicologico. L’intervento ha lo scopo di prevenire effetti a lungo termine sul loro equilibrio emotivo e mentale.

In situazioni di violenza domestica e pubblica come questa, la presenza di minori espone a traumi profondi. La comunità si è mobilitata sul fronte delle assistenze per garantire che i piccoli coinvolti ricevano tutte le cure necessarie. Questi bambini frequenteranno probabilmente percorsi di sostegno specifico nei prossimi mesi.

Supporto e prevenzione a lungo termine

L’attenzione degli operatori si concentra ora sul benessere emotivo dei minori, considerando l’importanza di un aiuto immediato e costante.

Aggiornamenti sulle indagini in corso a mondolfo

Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e chiarire le motivazioni che hanno portato all’omicidio. Il 71enne è stato fermato e interrogato, mentre le autoridades stanno acquisendo testimonianze e prove materiali. Ancora non è chiaro cosa abbia scatenato la violenza tra cognati.

Le autorità locali si sono impegnate a mantenere la massima trasparenza informativa. La comunità continua a cercare risposte a un episodio che ha spezzato la tranquillità del borgo. Il caso è seguito anche dalla procura che valuterà eventuali ulteriori azioni a livello giudiziario.

Le abitazioni vicine rimangono sotto osservazione. Alcuni residenti, ancora sotto choc, hanno espresso paura e smarrimento. In questi giorni, i carabinieri hanno intensificato la presenza nel territorio per garantire sicurezza. L’attenzione è ora concentrata anche sul sostegno alle persone coinvolte nella tragedia.

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