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sparatoria durante festa con bambini in provincia di Pesaro Urbino, una donna uccisa e ferita la figlia

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Un grave episodio di violenza si è consumato ieri sera a Sterpettine di Marotta, frazione del Comune di Mondolfo, in provincia di Pesaro Urbino. Durante una festa frequentata da bambini della scuola materna, un uomo di 71 anni ha sparato contro due donne, uccidendone una e ferendone gravemente l’altra. La tragedia ha scosso profondamente la comunità locale e lasciato i presenti sotto shock.

La dinamica della sparatoria e le vittime coinvolte

La vittima deceduta è Griselda Cassia Nunez, 44 anni, di origine boliviana, originaria di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia. Durante la festa, l’uomo ha prima sparato alla cognata, uccidendola sul posto. Successivamente ha inseguito e colpito la figlia della vittima, una donna di 28 anni, ferendola a un orecchio ma senza compromettere la sua vita. Entrambe le donne si trovavano in un contesto familiare e partecipavano a un evento con bambini in età prescolare.

Informazioni sull’aggressore

L’aggressore è stato identificato come Sandro Spingardi, 71 anni, zio della giovane ferita e cognato della vittima. La causa scatenante del gesto non è stata resa nota, ma la situazione ha creato una situazione di rischio grave non solo per gli adulti coinvolti, ma anche per i bambini presenti alla festa che hanno assistito all’evento. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine per contenere la situazione e garantire l’ordine.

La reazione dei familiari e la condizione della figlia ferita

Dalle prime ore successive all’aggressione, numerosi parenti si sono precipitati presso il pronto soccorso dell’ospedale Torrette di Ancona, dove è stata portata la donna ferita. Tra loro c’è un giovane, anche lui di origine boliviana come la vittima, che ha atteso notizie mediche insieme ad altri sei familiari. L’attesa è carica di ansia. I medici hanno confermato che la 28enne, Kenia Cassia Vaca, non corre più pericoli dopo essere stata colpita all’orecchio.

Ricordo della vittima

I parenti ricordano con affetto la vittima. Per loro Griselda era una persona gentile, allegra e generosa. Lavorava e viveva la sua vita con dedizione. La famiglia sta cercando di comunicare la notizia alla madre di Griselda, ancora in Bolivia, mentre gestisce il difficile momento del lutto e della preoccupazione per la giovane rimasta ferita. La comunità boliviana locale è profondamente colpita per quanto accaduto.

Contesto e intervento delle autorità locali

La vicenda si è svolta in un contesto familiare, durante una festa con bambini che frequentano la scuola materna, amplificando l’impatto emotivo dell’accaduto. Le autorità locali stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica del fatto e motivare la violenza. Lo zio, autore del gesto, è al momento sottoposto a controllo delle forze dell’ordine.

La provincia di Pesaro Urbino si trova a gestire un fatto di cronaca che desta forte preoccupazione, specie perché coinvolge persone legate da vincoli di parentela e un evento che avrebbe dovuto essere di festa. Il territorio chiede chiarezza sugli avvenimenti e sulle dinamiche che hanno portato a una escalation così violenta.

L’episodio rimane al centro delle investigazioni, mentre la comunità aspetta di conoscere ulteriori aggiornamenti sulla salute della donna ferita e sugli sviluppi giudiziari relativi all’arresto dello zio.

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