Le tensioni sul programma nucleare iraniano continuano a muovere attori internazionali chiave. Vladimir Putin, presidente russo, si sarebbe detto favorevole a un’intesa che vieti all’iran l’arricchimento dell’uranio, un passo significativo vista la lunga storia di sostegno di Mosca a Teheran. Questa posizione emerge da report di fonti vicine al dossier e segna un possibile cambiamento nelle dinamiche diplomatiche in corso.
Una posizione più rigida di putin dopo il conflitto israelo-iraniano
Putin ha storicamente difeso il diritto dell’iran di procedere con l’arricchimento dell’uranio, motivo di scontri diplomatici fra il paese persiano e diverse capitali occidentali. Il cambiamento di rotta, secondo fonti europee e israeliane, sarebbe da attribuire agli ultimi dodici giorni di scontri armati tra israeliani e iraniani, che hanno acceso una crisi regionale intensa. A seguito di questa guerra breve ma significativa, Putin avrebbe adottato una linea più dura, auspicando un accordo che elimini del tutto la possibilità che Teheran arricchisca l’uranio.
La Russia mantiene da anni un ruolo centrale come mediatore e sostenitore dell’iran nelle dispute internazionali sul nucleare. Eppure, secondo riporti riservati ad Axios, le pressioni per un’intesa più stringente sembrano essersi rafforzate.
Contatti diretti con trump e altri leader sull’accordo nucleare
Fonti vicine al dossier confermano che Putin ha discusso questa posizione con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e con funzionari iraniani, tentando di spingere per un accordo di arricchimento zero. Questi colloqui includono anche conversazioni telefoniche con Emmanuel Macron, presidente francese, rafforzando l’ipotesi di un negoziato multilaterale in fase avanzata.
Tra le fonti, un funzionario israeliano ha riferito che Mosca ha comunicato chiaramente la propria posizione anche a Gerusalemme, ribadendo il desiderio di un accordo senza arricchimento. La reazione iraniana tuttavia non sarebbe favorevole. Un rappresentante europeo, coinvolto direttamente nelle trattative, ha riportato che gli iraniani non intendono prendere in considerazione questa proposta, mantenendo la loro posizione sul diritto all’arricchimento.
Impatti e possibili scenari futuri per il programma nucleare iraniano
Il sostegno russo a un accordo con restrizioni nette all’uranio potrebbe alterare gli equilibri nelle negoziazioni attorno al programma nucleare iraniano. Se confermata, questa posizione segna una divergenza significativa rispetto agli anni passati, quando Mosca ha sempre sostenuto le prerogative di Teheran senza favorire restrizioni totali.
La difficoltà sta nel trovare un terreno di intesa che soddisfi le richieste occidentali di controllo e non prolunghi il rischio di escalation nella regione mediorientale. Gli scontri recenti hanno alimentato una diffidenza reciproca, complicando l’avanzamento di un dialogo costruttivo.
Un accordo che limiti completamente l’arricchimento potrebbe far scattare tensioni interne in iran e mettere a dura prova l’unità delle coalizioni internazionali impegnate nei negoziati. Mosca si trova quindi a mediare una posizione delicata che potrebbe cambiare il corso degli sviluppi diplomatici nel 2025.