Tre insegnanti di una scuola per l’infanzia a Polesella, provincia di Rovigo, sono state sospese per un anno con provvedimento del giudice per le indagini preliminari, a seguito di un’inchiesta della Procura locale. Le accuse riguardano maltrattamenti e abuso di potere ai danni di bambini tra i tre e i cinque anni. L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri dopo una serie di indagini articolate, che hanno portato alla luce comportamenti gravissimi da parte delle educatrici.
L’indagine e le accuse nei confronti delle maestre
Le accuse contro le tre educatrici, di 58, 61 e 44 anni, riguardano episodi risalenti a novembre dell’anno scorso. Il gip di Rovigo ha disposto l’interrogatorio delle indagate, che si è svolto martedì 14 gennaio. I fatti contestati si sarebbero ripetuti più volte nell’arco di almeno un mese. Le indagini sono partite dalla denuncia di un genitore, che ha evidenziato comportamenti anomali e violenti da parte delle maestre nei confronti dei piccoli alunni.
Le investigazioni hanno incluso intercettazioni audio e video nell’ambiente scolastico, poste in atto per un periodo di 30 giorni, con l’installazione di telecamere per monitorare le attività nella scuola materna. Le registrazioni hanno mostrato urla, insulti, minacce e diversi piccoli castighi inflitti ai bambini, come privazioni di oggetti personali o isolamento temporaneo dal gruppo. Sono emersi anche strattonamenti e frasi umilianti rivolte ai bambini.
Modalità di maltrattamento e comportamento delle insegnanti
Secondo quanto documentato dai Carabinieri, i maltrattamenti si svolgevano in modo sistematico e quotidiano, senza che nessuna supervisione intervenisse per fermarli. Tra le azioni contestate figurano la sottrazione delle scarpe, la negazione della coperta o di un pupazzetto, nonché l’isolamento forzato dai giochi e dal resto della classe per punire i bambini. Questi comportamenti sono stati giudicati dall’autorità giudiziaria come vere e proprie condotte di abuso e maltrattamento psicofisico.
I bambini coinvolti avevano un’età compresa tra 3 e 5 anni, una fascia particolarmente delicata per lo sviluppo emotivo e sociale. Le indagate avevano il ruolo di educatrici con contratto a tempo indeterminato, quindi con un rapporto stabile di lavoro nella struttura scolastica di Polesella. La sospensione cautelare segue proprio la necessità di impedire il reiterarsi di questi episodi e tutelare gli alunni.
Le misure cautelari e il procedimento giudiziario in corso
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la sospensione dal servizio per un anno delle tre donne per gravità degli indizi raccolti nel corso delle indagini. L’ordinanza è finalizzata a garantire la tutela dei minori e impedire nuovi atti di maltrattamento. Le sospensioni sono state eseguite dai Carabinieri di Polesella nella mattinata di oggi e comunicati ufficiali sono stati diffusi dalla Procura di Rovigo nelle ore serali.
L’intervento si inserisce in un filone investigativo che punta a contrastare fenomeni di abuso e violenza a danno di minori nelle scuole per l’infanzia. Le indagate sono al momento in attesa di ulteriori sviluppi, mentre proseguono le indagini per chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nelle aule. Le autorità manterranno il massimo riserbo sul caso durante lo svolgimento dei procedimenti.
Attenzione crescente verso il benessere dei bambini
Il caso di Polesella sottolinea ancora una volta l’attenzione crescente verso la sicurezza e il benessere dei bambini nelle strutture scolastiche. Dalle indagini emergono comportamenti inaccettabili che hanno richiesto un intervento rapido attraverso misure cautelari di grande impatto nei confronti degli educatori coinvolti. “Si tratta di episodi gravissimi che non possono essere tollerati in nessun contesto educativo”, hanno commentato fonti investigative.