Home News Sversamento di cloro alle piscine di san pio x a Vicenza provoca malori a bambini e adulti
News

Sversamento di cloro alle piscine di san pio x a Vicenza provoca malori a bambini e adulti

Share
Share

Questa mattina a Vicenza, nelle piscine del quartiere san pio x, si è verificato un episodio che ha allarmato famiglie e operatori. Una fuga di cloro nelle vasche ha causato irritazioni fisiche a un gruppo di bambini e adulti presenti in un centro estivo organizzato nello spazio natatorio. L’intervento tempestivo dei soccorritori ha evitato conseguenze più gravi.

Il quadro dell’accaduto e le prime reazioni

Attorno alle 9 del mattino, alcuni bambini del centro estivo hanno cominciato a manifestare sintomi riconducibili all’esposizione al cloro. Secondo le verifiche iniziali, sei minori hanno sofferto di bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie causate dall’inalazione della sostanza. La presenza di tosse e irritazione congiuntivale ha fatto scattare subito l’allarme tra staff e accompagnatori. Si registra inoltre che altri bambini, ancora sotto osservazione in pronto soccorso, potrebbero aver subito gli stessi effetti.

Contemporaneamente, nove adulti presenti nel centro con i minori sono stati sottoposti a controlli medici per le identiche condizioni di irritazione. Non è ancora chiaro se la stessa concentrazione di cloro abbia interessato tutte le zone o soltanto una parte delle piscine. Le condizioni di alcuni membri del gruppo vengono monitorate con attenzione per escludere complicazioni.

L’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine

Sul luogo sono intervenuti rapidamente gli operatori del suem 118, inviando un’ambulanza e un’automedica per fornire assistenza ai soggetti colpiti. I vigili del fuoco si sono occupati di gestire la situazione di contaminazione, con il nucleo specializzato appositamente attrezzato per questi casi. L’efficace azione dei pompieri ha consentito di isolare la zona interessata dallo sversamento e limitare la diffusione del gas irritante.

Le forze di polizia hanno inoltre garantito la sicurezza nell’area, impedendo l’accesso ai non autorizzati e collaborando nelle attività di accertamento. Le autorità stanno stabilendo le cause precise di questo evento, verificando eventuali errori nella manutenzione delle vasche o malfunzionamenti dell’impianto di clorazione.

Le possibili cause e i controlli in corso

Il cloro è utilizzato comunemente nelle piscine per sanificare l’acqua, ma il suo rilascio incontrollato in concentrazioni elevate può provocare irritazioni anche serie per chi si trova nelle vicinanze. In questo caso, le prime analisi puntano a uno sversamento accidentale durante le procedure di trattamento dell’acqua o una perdita improvvisa da attrezzature difettose.

Le autorità sanitarie e gli addetti tecnici stanno esaminando il sistema di distribuzione del cloro, valutando se sia stata rispettata la normativa di sicurezza e gli standard operativi. I responsabili della struttura sono stati invitati a fornire tutta la documentazione relativa alle operazioni di gestione chimica e alle verifiche periodiche sugli impianti.

Aggiornamenti dal pronto soccorso e area piscine

Il pronto soccorso continua a monitorare i bambini e gli adulti colpiti, mentre si attendono nuovi aggiornamenti sull’evoluzione delle loro condizioni. Nel frattempo l’area piscine è stata temporaneamente chiusa per consentire una pulizia approfondita e interventi di bonifica.

L’episodio ha destato preoccupazione tra residenti e frequentatori del centro estivo. Seguiranno comunicazioni ufficiali che chiariranno responsabilità e misure adottate per evitare simili incidenti in futuro.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.