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L’Onu segnala 7 milioni di morti premature ogni anno causate da tempeste di sabbia e polvere

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Ogni anno milioni di persone in tutto il mondo subiscono gli effetti negativi delle tempeste di sabbia e polvere, fenomeni atmosferici spesso sottovalutati ma che influenzano gravemente la salute pubblica e l’economia globale. L’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale evidenzia come questi eventi siano in crescita in frequenza e intensità, richiedendo una risposta internazionale più coordinata per il monitoraggio e la gestione del rischio.

L’impatto crescente delle tempeste di sabbia e polvere sulla salute e l’economia

Secondo il “Airborne Dust Bulletin 2025” pubblicato dalla WMO, circa 330 milioni di persone in 150 paesi sono colpite ogni anno da fenomeni di sabbia e polvere sospesa nell’aria. Queste polveri danneggiano gli apparati respiratorio e cardiovascolare, causando oltre 7 milioni di morti premature ogni anno, soprattutto tra individui vulnerabili come anziani e bambini. I costi economici sono altrettanto rilevanti, poiché questi eventi influenzano trasporti, agricoltura e produzione energetica.

Celeste Saulo, segretaria generale della WMO, sottolinea come le tempeste non siano solo un problema ambientale ma una minaccia concreta alla qualità della vita e all’economia di molte regioni. Le polveri sottili attraversano continenti e oceani, con il 80% del materiale che proviene da deserti del Nord Africa e Medio Oriente. A esempio, una tempesta partita dal Sahara può oscurare i cieli europei, con effetti che superano i confini geografici.

Cause delle tempeste e fattori ambientali che aggravano il fenomeno

Le tempeste di sabbia e polvere si formano principalmente per cause naturali, come venti forti in ambienti aridi o semi-aridi. Tuttavia, il fenomeno viene intensificato dalla gestione inadeguata delle risorse idriche e da condizioni di siccità persistenti, che favoriscono il degrado del suolo. Questi elementi riducono la capacità delle terre di trattenere la polvere, facilitandone il sollevamento nell’atmosfera.

Sara Basart, responsabile scientifica della WMO, spiega che il vento può trasportare la polvere per migliaia di chilometri, investendo aree distanti dalle zone di origine. Questo rende difficile contenere il fenomeno a livello locale. Negli ultimi anni, il rapido peggioramento delle condizioni ambientali ha aggravato la frequenza e l’intensità delle tempeste, con conseguenze di ampia portata sugli ecosistemi e le popolazioni umane.

Rischi per la salute umana e diffusione dell’esposizione

L’esposizione alla polvere fine aggravata dalle tempeste provoca aumenti significativi di malattie cardiovascolari e problemi respiratori, con un impatto maggiore su persone con condizioni di fragilità. Un nuovo indicatore creato dalla WMO e dall’Organizzazione mondiale della sanità ha rivelato come, tra il 2018 e il 2022, quasi 3,8 miliardi di persone nel mondo abbiano respirato polveri in concentrazioni superiori alla soglia di sicurezza. Il dato rappresenta un aumento di circa il 31% rispetto al periodo 2003-2007.

Le aree più colpite dall’esposizione verso la polvere variano molto, con zone in cui la presenza di polveri supera l’80% dei giorni in un periodo di cinque anni. Le conseguenze sulla salute pubblica sono evidenti, soprattutto in regioni dove le risorse sanitarie sono limitate e la prevenzione risulta più difficile da attuare.

Gli effetti economici delle tempeste di sabbia e polvere in diverse regioni del mondo

Le tempeste di sabbia e polvere influenzano negativamente diversi comparti economici. La produzione agricola può calare fino al 20% nelle aree più esposte, un impatto che si traduce in danni economici rilevanti, soprattutto in regioni che dipendono fortemente dall’agricoltura. Nel 2024 solo in Medio Oriente e Nord Africa le perdite hanno raggiunto il 2,5% del PIL regionale.

Negli Stati Uniti, uno studio pubblicato su Nature ha evidenziato come nel 2017 l’erosione da vento e polvere abbia generato costi per 154 miliardi di dollari, quattro volte di più rispetto al 1995. Questi conti tengono conto di danni alle colture, trasporti, impianti energetici e spese mediche causate da malattie collegate alle polveri. In particolare, la “valley fever”, un’infezione fungina legata all’inalazione di polveri contenenti spore, pesa notevolmente sulle spese sanitarie. Il costo reale complessivo è difficile da quantificare con precisione, per la mancanza di dati completi.

Diffusione geografica e fenomeni recenti di trasporto delle polveri

Nel 2024 alcune aree tradizionali di origine delle tempeste hanno registrato concentrazioni di polvere inferiori alla media, mentre altre zone lontane hanno subito aumenti significativi di polveri trasportate dal vento. Le regioni maggiormente colpite dallo spostamento di particelle a lungo raggio includono l’Atlantico tra Africa occidentale e Caraibi, Sud America, Mediterraneo, Mar Arabico, Golfo del Bengala e alcune aree della Cina centro-orientale.

Nel 2024 la polvere proveniente dal Sahara occidentale ha raggiunto le isole Canarie, spingendo fino alla Spagna polveri che possono influire sulla qualità dell’aria. In Asia, venti forti accompagnati dalla siccità hanno trasportato polveri dalla Mongolia fino a Pechino e alle zone settentrionali cinesi, peggiorando i livelli di inquinamento.

La necessità di una risposta internazionale coordinata per la gestione delle tempeste

La WMO ha sottolineato come nessun singolo paese possa affrontare da solo i problemi legati alle tempeste di sabbia e polvere, a causa della natura transfrontaliera del fenomeno. Serve un coordinamento tra stati e organizzazioni per migliorare sistemi di allerta precoce e la raccolta dati.

Rola Dashti, co-presidente della Coalizione ONU contro le tempeste di sabbia e polvere, ha definito urgente un intervento multisettoriale e multilaterale. Il decennio 2025-2034 è stato indicato come il periodo cruciale per attuare misure che riducano danni sanitari ed economici. Investire in tecnologie di monitoraggio e in politiche ambientali sembra la strada indicata per contenere la diffusione e la gravità di queste tempeste nei prossimi anni.

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