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La legge per il clima in Lombardia: nuove norme per mitigare e adattare la regione ai cambiamenti climatici

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Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato nel luglio 2025 la legge che introduce misure per fronteggiare i cambiamenti climatici. Il provvedimento segue il via libera della giunta di fine maggio e punta a ridurre le emissioni di gas serra e a preparare il territorio agli effetti di eventi climatici estremi. Questa legge coinvolge enti locali, imprese e cittadini, e si propone come una normativa avanzata rispetto ad altre regioni italiane ed europee.

Cosa prevede la legge per il clima e il suo ruolo in lombardia

La normativa si sviluppa su due pilastri: mitigazione e adattamento. Mitigare significa abbattere le emissioni nocive, mentre adattare vuol dire intervenire per limitare i danni causati da fenomeni come ondate di calore e alluvioni. La legge introduce criteri precisi per migliorare l’assorbimento di carbonio nel terreno e spinge a interventi come riforestazione e depavimentazione delle aree impermeabilizzate, che spesso peggiorano l’effetto isola di calore nelle città.

L’approccio tocca anche l’edilizia e le infrastrutture, suggerendo l’impiego di materiali riciclati per limitare l’impatto ambientale. In più, la mobilità sostenibile avrà un ruolo chiave all’interno del quadro regionale, incentivando spostamenti meno inquinanti con iniziative specifiche.

L’assessore all’Ambiente, Giorgio Maione, ha evidenziato che “questa legge rappresenta un passaggio cruciale per integrare il clima in ogni decisione pubblica”, e ha sottolineato che saranno formati comitati regionali per monitorare i progressi.

Fonti rinnovabili e energia verde in lombardia

La Regione ha confermato l’impegno a sviluppare le energie rinnovabili, puntando su biomasse legnose e biocarburanti. Due ambiti di intervento sono evidenziati: i progetti innovativi legati all’economia circolare e quelli che proteggono la biodiversità. Questi progetti sfruttano materie prime come la frazione organica dei rifiuti solidi urbani , reflui zootecnici e biomasse agricole, preferendo filiere corte per ridurre l’impatto ambientale.

Sul fronte degli edifici, la giunta introdurrà modalità più stringenti per far rispettare l’obbligo di installare impianti rinnovabili, sia sulle nuove costruzioni che sugli immobili ristrutturati destinati ad attività industriali, agricole o artigianali. Sino ad oggi, queste regole erano previste a livello nazionale , ma con la nuova legge regionale verranno rafforzate.

Su mobilità elettrica, si amplia la possibilità di aumentare le infrastrutture per la ricarica in edifici pubblici e parcheggi, valutando il rispetto della qualità dell’aria nelle zone urbane e la pianificazione comunale.

Incentivi per le imprese e efficienza energetica in lombardia

Il testo regionale stabilisce che le imprese, specie quelle senza specifici obblighi di efficienza, potranno accedere a facilitazioni se dispongono della certificazione ISO 50001 o consumano più di 50 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno. Questi parametri vengono usati per premiare chi investe nella gestione consapevole dell’energia.

Per limitare i consumi e quindi le emissioni, la regione stimola anche l’adozione dei contratti di rendimento energetico nei settori pubblici, compresi enti sanitari e immobili di proprietà regionale. Inoltre, si prevede l’obbligo di rifornirsi da fonti elettriche completamente rinnovabili al primo rinnovo contrattuale utile, accelerando così la decarbonizzazione del patrimonio pubblico.

Opinioni di legambiente sulla legge per il clima

Legambiente Lombardia ha riconosciuto il segnale di impegno preso dal consiglio regionale, definendo la legge una risposta alla crisi ambientale globale. Al contempo, ha segnalato alcune incongruenze e punti poco concreti nel testo approvato. Tra questi, il riferimento al nucleare, ritenuto fuori dal raggio temporale della decarbonizzazione fissato al 2050 e dunque poco attuabile nel breve termine.

L’organizzazione ha anche messo in discussione il richiamo alle tecnologie di cattura della CO2, ancora in fase di sperimentazione, e considerate economicamente onerose rispetto ad altre soluzioni. L’idrogeno viene riconosciuto come risorsa interessante, ma solo una volta raggiunta una adeguata produzione di energia da fonti rinnovabili.

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha espresso la necessità di accelerare il ricorso alle tecnologie oggi disponibili, ricordando “il ruolo decisivo di molte imprese locali, senza attendere soluzioni non ancora mature come il nucleare”.

La legge regionale sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici segna quindi un passaggio fondamentale nelle strategie ambientali della Lombardia. Le misure appena varate indicano una direzione chiara verso la riduzione delle emissioni, la valorizzazione delle energie pulite e la preparazione del territorio ai rischi climatici, pur lasciando aperto il dibattito su alcuni temi ancora controversi.

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