In un caso recente la Corte d’appello di Milano ha ribaltato una sentenza precedente, esonerando un uomo lombardo dal dover pagare la retta di una struttura sociosanitaria dove era ricoverata sua madre affetta da demenza senile. La decisione sottolinea il crescente ruolo dell’azienda sanitaria nella copertura dei costi legati a pazienti con patologie complesse che richiedono assistenza sanitaria integrata.
Annullamento della sentenza e ruolo della corte d’appello
Nel 2025, la Corte d’appello di Milano ha deciso diversamente rispetto al Tribunale di Milano emesso in precedenza. L’uomo, assistito dall’avvocato Giovanni Franchi, era stato ritenuto responsabile del pagamento della retta di ricovero della madre in una struttura sociosanitaria. La corte d’appello ha annullato questa decisione, eliminando l’obbligo a carico del cittadino. La sentenza evidenzia la necessità di distinguere tra il costo della semplice assistenza e quello delle cure sanitarie connesse alle patologie neurodegenerative.
Assistenza sociosanitaria e responsabilità finanziaria
Si è preso atto del fatto che la popolazione che necessita di cure sociosanitarie, soprattutto per malattie come l’Alzheimer o altre forme di demenza senile, richiede un’assistenza che va ben oltre il semplice soggiorno in struttura. Nei casi in cui siano indispensabili interventi sanitari, la responsabilità finanziaria deve ricadere sull’azienda sanitaria locale, come indicato dalla giurisprudenza più recente. Tale orientamento ha modificato l’interpretazione precedente, portando a un concreto beneficio economico per i familiari.
Conferma della giurisprudenza della corte di cassazione e implicazioni
L’avvocato Giovanni Franchi aveva ottenuto una sentenza della Corte di Cassazione già un anno fa che ha fatto da riferimento in questo caso. La Suprema corte aveva stabilito che, quando nelle RSA sono necessarie prestazioni sanitarie correlate alla malattia, è compito dell’azienda sanitaria farsi carico della spesa per la retta. Questa posizione tutela i pazienti e le loro famiglie, evitando che oneri ingenti ricadano direttamente sui parenti.
Impatto nazionale e politiche di rimborso
Il principio riguarda non solo la Lombardia, ma ha portata nazionale e influenza le politiche di pagamento e rimborso delle strutture sociosanitarie. La distinzione tra assistenza sociale e assistenza sanitaria diventa cruciale per stabilire chi deve sostenere i costi in presenza di patologie gravi. Questo riconoscimento apre a un possibile ampliamento della rete sostegni per le persone affette da demenze, sollevando famiglie spesso schiacciate dalle spese.
Il quadro epidemiologico dei malati di alzheimer in italia
L’Italia conta più di un milione di persone colpite da Alzheimer e altre forme di demenza, con una crescente incidenza legata all’invecchiamento della popolazione. Questi numeri mettono sotto pressione il sistema sanitario e sociosanitario nazionale, spingendo verso soluzioni che garantiscano un’assistenza adeguata senza gravare eccessivamente sulle famiglie.
Gestione delle malattie neurodegenerative
La gestione di tali malattie richiede strutture in grado di offrire cure mediche continue, quindi il riconoscimento delle responsabilità in capo all’azienda sanitaria si riflette in una migliore organizzazione delle risorse. La sentenza milanese testimonia l’esigenza di adattare la normativa in modo più chiaro per tutelare i pazienti e ridurre disuguaglianze nell’accesso ai servizi.
A Milano e in tutta Italia, il dibattito sul finanziamento delle RSA si arricchisce di nuovi spunti, con un’attenzione crescente verso i diritti dei malati e dei loro familiari. La giurisprudenza italiana sta delineando un percorso dove l’assistenza sanitaria accompagna e sostiene l’assistenza sociale, riconoscendo il ruolo centrale delle aziende sanitarie e alleggerendo l’onere economico sui cittadini.