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Iñárritu porta il Messico al cinema con un’installazione unica alla Fondazione Prada

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Iñárritu porta il Messico al cinema con un'installazione unica alla Fondazione Prada
Iñárritu porta il Messico al cinema con un'installazione unica alla Fondazione Prada
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Il 18 settembre 2023 segna un’importante tappa per il cinema messicano e per l’arte contemporanea con l’inaugurazione dell’installazione cinematografica “Sueño Perro: A Film Installation by Alejandro G. Iñárritu” presso la Fondazione Prada di Milano. Questo evento celebra il 25° anniversario di “Amores Perros”, il film che ha segnato il debutto di Iñárritu e che ha avuto un impatto duraturo nel panorama cinematografico internazionale. Fino al 26 febbraio 2024, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in un’esperienza multisensoriale che rielabora i temi di amore, violenza e speranza presenti nel film.

Un film che ha cambiato il cinema messicano

“Amores Perros”, uscito nel 1999, ha rappresentato un punto di svolta nel cinema messicano, contribuendo a far emergere una nuova generazione di cineasti. La pellicola, che intreccia le storie di diversi personaggi attraverso il filo conduttore di un incidente automobilistico, è stata acclamata per la sua narrazione non lineare e per l’uso audace della colonna sonora. La sua influenza si estende oltre il confine del Messico, avendo ispirato registi di tutto il mondo e contribuendo a una rinnovata attenzione per la cinematografia latinoamericana.

L’installazione di Iñárritu: un’esperienza immersiva

L’installazione di Iñárritu è una reinterpretazione audace e innovativa del materiale originale. Utilizzando 300 chilometri di pellicola e 16 milioni di fotogrammi in 35 millimetri, il regista ha creato un mosaico visivo che sfida le convenzioni narrative. I visitatori sono invitati a entrare in un labirinto semibuio, dove le proiezioni, effettuate con proiettori analogici rigorosamente 35mm, si fondono con un paesaggio sonoro avvolgente, progettato per coinvolgere tutti i sensi.

“In occasione dell’anniversario del film,” ha dichiarato Iñárritu, “ho sentito il dovere di riscoprire e riesplorare questi frammenti abbandonati. Spogliata di ogni narrazione, questa installazione non è un omaggio, ma una resurrezione: un invito a percepire ciò che non è mai stato.” Questo approccio riflette non solo la sua maestria come cineasta, ma anche il suo desiderio di esplorare le complessità dell’identità culturale messicana.

La mostra di Villoro e il contesto messicano

Accanto a “Sueño Perro”, la Fondazione Prada ospiterà anche l’esibizione visiva e sonora “Mexico 2000: The Moment that exploded”, concepita dallo scrittore e giornalista messicano Juan Villoro. Questa mostra si propone di contestualizzare l’installazione di Iñárritu, offrendo uno sguardo sul contesto politico, culturale e sociale di Città del Messico all’inizio del nuovo millennio.

Attraverso una selezione di ritagli di giornale, fotografie di noti autori e una traccia audio curata con attenzione, Villoro riesce a raccontare le tensioni e le trasformazioni che hanno caratterizzato il Messico in quel periodo.

Un dialogo tra passato e presente

La scelta di collocare queste due installazioni nello stesso spazio non è casuale. Entrambe riflettono la ricchezza e la complessità della cultura messicana, creando un dialogo profondo tra passato e presente. La Fondazione Prada si è sempre distinta per il suo impegno nel promuovere artisti e opere che sfidano le norme e invitano alla riflessione critica.

In un momento in cui il Messico affronta sfide significative, l’installazione di Iñárritu e la mostra di Villoro offrono una piattaforma per riflettere su questioni fondamentali. La cultura e l’arte diventano così strumenti di indagine e resistenza, capaci di stimolare il dibattito e promuovere una maggiore comprensione delle dinamiche che plasmano la società.

La Fondazione Prada, con la sua posizione privilegiata nel panorama artistico milanese, rappresenta il luogo ideale per ospitare un evento di tale portata. Con l’apertura della mostra a LagoAlgo a Città del Messico dal 5 ottobre e la successiva presentazione al Los Angeles County Museum of Art nella primavera del 2024, l’installazione di Iñárritu promette di continuare a suscitare interesse e dibattito ben oltre le mura della Fondazione Prada.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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