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Commemorazioni per il trentesimo anniversario del genocidio di srebrenica al cimitero di potocari

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Da questa mattina migliaia di persone sono arrivate al Cimitero memoriale di Potocari, vicino a Srebrenica, per ricordare le oltre 8 mila vittime del genocidio del luglio 1995. Quel massacro fu perpetrato dalle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic. I familiari delle vittime, insieme a cittadini comuni, si sono radunati in silenzio davanti alle tombe, in mezzo alle stele bianche che coprono l’area. Oggi verranno tumulati sette corpi di persone uccise durante quegli eventi, identificati negli ultimi dodici mesi. Solo due giorni fa, questi resti sono stati portati a Potocari con un corteo partito da Visoko che ha attraversato anche Sarajevo.

Il momento musicale e le iniziative culturali legate alla commemorazione

Durante le commemorazioni una breve esibizione musicale avrà come protagonista il flautista italiano Andrea Griminelli, riconosciuto a livello mondiale. La sua presenza arricchisce l’atmosfera del ricordo con una forma d’arte capace di trasmettere emozioni profonde. Il concerto di ieri sera a Sarajevo, organizzato dall’Ambasciata d’Italia con il ministero degli esteri bosniaco, si è tenuto nella Vjecnica, l’ex Biblioteca nazionale. Quel edificio porta le tracce dei danni subiti durante l’assedio di Sarajevo, ma oggi ospita il Municipio cittadino. L’evento è stato un momento simbolico per un territorio che, nonostante le ferite del passato, cerca di ritrovare un dialogo attraverso la cultura.

La marcia per la pace e la partecipazione internazionale

La vigilia della commemorazione è stata animata da circa 6 mila persone che hanno camminato lungo il percorso della Marcia per la Pace, iniziata la sera scorsa. La marcia rievoca la fuga di molte migliaia di bosniaci musulmani, avvenuta nel luglio 1995 dopo che le truppe serbo-bosniache avevano occupato Srebrenica. Questo cammino in direzione opposta ai fatti storici rappresenta un momento di solidarietà e riflessione. Anche un gruppo di giovani italiani ha preso parte all’evento, dimostrando un legame oltre i confini nazionali.

Per le cerimonie di oggi sono attese autorità di vario livello. In Bosnia-Erzegovina arriveranno rappresentanti politici e religiosi, insieme a ospiti internazionali come capi di stato, ministri e funzionari di organizzazioni europee e globali. Le istituzioni giudiziarie, protagoniste nel condannare i responsabili dei crimini di guerra, parteciperanno anch’esse per ribadire l’impegno nella giustizia. Tuttavia, non sono presenti delegazioni dalla Serbia e dalla Republika Srpska, l’entità a maggioranza serba all’interno della Bosnia, che si oppone a riconoscere i fatti come genocidio. Questa assenza riflette tensioni ancora irrisolte alle radici di quella tragedia.

Il significato del cimitero memoriale di potocari

Il Cimitero memoriale di Potocari è diventato il luogo simbolo della memoria collettiva del genocidio di Srebrenica. Situato a pochi chilometri da Srebrenica, accoglie le tombe di migliaia di uomini e ragazzi massacrati nel 1995. La spianata bianca di pietre rappresenta una testimonianza concreta del dolore accumulato in quegli anni. I funerali delle sette vittime identificate recentemente sono un momento essenziale. Ogni anno si aggiungono resti riesumati e identificati grazie al lavoro di esperti forensi, permettendo così a molte famiglie di riavere una sepoltura. Le cerimonie legate a questi funerali si svolgono sempre in un clima carico di emozione e rispetto. Le persone partecipanti mantengono un silenzio che si fa carico della memoria, mentre tra i presenti è palpabile il peso degli anni e della sofferenza.

La realtà di Potocari non è solo commemorazione, ma anche un punto di aggregazione per una comunità che lotta contro l’oblio. La presenza costante di visitatori testimonia quanto quella tragedia simbolizzi una ferita ancora aperta nella società bosniaca e mondiale. La zona circostante, pur segnata da guerre e divisioni, si mantiene viva attraverso questo atto di ricordo che non lascia spazio all’indifferenza.

Il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica resta un evento di forte impatto e complessità per la Bosnia-Erzegovina e tutta l’Europa. Sullo sfondo di commemorazioni solenni e cortei, permangono divisioni politiche e culturali profonde, ma anche la volontà di non lasciare che il ricordo si spenga. A Potocari oggi si riafferma questo impegno collettivo attraverso la presenza di migliaia di persone arrivate a portare un saluto a chi non c’è più.

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