Un’operazione congiunta delle forze federali americane ha preso di mira due aziende agricole nella zona a nord-est di Los Angeles, portando a numerosi arresti tra i lavoratori stagionali. I raid, condotti dal Dipartimento della sicurezza interna e dalle agenzie Ice e Cbp, hanno provocato scontri con manifestanti e acceso nuove tensioni sul fronte dell’immigrazione in California.
Operativo simultaneo in due sedi della glass house farms, focale vicino a Santa Barbara e Ventura
La retata si è svolta il 20 aprile 2025 in due strutture della glass house farms, situate rispettivamente a Carpinteria e Camarillo. Queste aziende sono note per la coltivazione di cannabis e ortaggi come pomodori e cetrioli. Al momento del blitz, gli agenti federali si sono presentati con veicoli militari, indossando equipaggiamenti antisommossa che includevano elmetti, maschere antigas e divise mimetiche.
Dispiegamento di forze e modalità operative
Il dispiegamento di forze ha superato in misura evidente l’intensità delle azioni precedenti, sollevando interrogativi sull’uso di tattiche paramilitari contro lavoratori agricoli. I dettagli esatti sugli arresti non sono stati resi pubblici dal Dipartimento di sicurezza interna, mentre immagini e video raccolti sul posto mostrano numerose persone in manette, spesso condotte via sotto scorta di agenti armati.
Reazioni immediate: proteste e scontri lungo le vie d’accesso alle aziende
Subito dopo l’irruzione, circa 500 manifestanti si sono radunati nei pressi delle fattorie per contestare gli arresti e la modalità dell’azione di polizia. Le manifestazioni sono state caratterizzate da tensioni sul posto, con l’uso di fumogeni e gas urticanti da parte delle forze dell’ordine per disperdere la folla. Gli scontri hanno avuto luogo sulle strade che conducono alle sedi aziendali, rendendo complessi gli spostamenti nella zona.
Mobilitazione e accuse contro l’operato delle forze dell’ordine
Questa mobilitazione rappresenta la continuazione di un ciclo di proteste contro la stretta dell’amministrazione sull’immigrazione, specie in California, dove la comunità di migranti stagionali contribuisce in modo consistente all’economia locale. Attivisti e gruppi per i diritti civili hanno denunciato l’aggressività dell’intervento e l’uso esagerato della forza, evidenziando il clima crescente di ostilità verso i lavoratori stranieri. “L’uso della forza è stato sproporzionato e ingiustificato,” hanno affermato alcuni portavoce.
Contesto e impatto delle operazioni anti-immigrati in california nella primavera 2025
La retata arriva pochi giorni dopo uno sgombero forzato di un parco pubblico nel centro di Los Angeles, dove erano state allestite tende da migranti senza documenti. La strategia delle autorità federali sembra puntare a intensificare i controlli e le espulsioni, trasformando le azioni di contrasto in veri e propri interventi dalle sembianze militari.
Escalation e reazioni nello stato
Questi episodi si differenziano dalle precedenti operazioni sporadiche di inizio giugno, mostrando un’escalation nella severità e nella frequenza degli interventi. Il livello di militarizzazione crescente ha provocato una reazione diffusa in tutto lo stato, con manifestazioni pubbliche e richieste di un approccio differente alla gestione dell’immigrazione.
Il caso rientra in un contesto di politiche federali sempre più rigide e di forte pressione sulle strutture locali, in cui il ruolo dei lavoratori stagionali rimane centrale. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’amministrazione continuerà su questa linea o se ci sarà margine per un cambiamento nelle priorità di intervento.