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Tribunale per i minorenni delle Marche introduce regole sul dress code per accedere alle aule

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L’attenzione al decoro negli ambienti giudiziari ha spinto il tribunale per i minorenni delle Marche ad adottare un codice di abbigliamento rigoroso per chiunque entri nelle aule. Questa decisione segue provvedimenti simili già presi dal tribunale ordinario di Ancona. Le norme mirano a mantenere un aspetto formale e rispettoso all’interno del palazzo di giustizia, in particolare durante il periodo estivo, quando spesso si registrano accessi con abiti troppo casual o inappropriati.

Disposizioni sul dress code nel tribunale per i minorenni di ancona

Il presidente Sergio Cutrona, con un ordine di servizio firmato il 23 aprile 2025, ha stabilito le regole per gli accessi al tribunale per i minorenni delle Marche, nella sede di via Cavorchie ad Ancona. Le norme impongono che gli uomini indossino pantaloni lunghi e scarpe chiuse. Le donne, invece, possono scegliere tra pantaloni o gonne ma solo se arrivano al ginocchio. Chiunque si presenti con abbigliamento ritenuto eccessivamente succinto o da spiaggia sarà respinto all’ingresso.

Gli avvocati coinvolti nelle udienze penali devono portare con sé una giacca da indossare durante le sessioni. Per le udienze dibattimentali è obbligatoria la toga. Questi dettagli sottolineano la necessità di mantenere sobrietà e rispetto nel modo di presentarsi, soprattutto davanti a un pubblico e agli operatori della giustizia.

Controlli all’ingresso e comunicazioni ufficiali

La vigilanza all’ingresso del tribunale è stata incaricata di far rispettare l’ordine di servizio. Il personale è stato istruito a bloccare chi non rispetti i requisiti stabiliti. L’ordinanza è arrivata anche ai giudici togati e onorari, ai cancellieri, al consiglio dell’ordine degli avvocati, e ai servizi socio-sanitari che operano dentro il palazzo.

Le direttive sono state diffuse pure agli organi di informazione locali. Questo permette di far conoscere la misura al grande pubblico e di modificare eventuali comportamenti non conformi in anticipo, evitando disagi o rifiuti all’ingresso.

Motivazioni dietro l’introduzione del dress code

Il presidente Cutrona ha spiegato che durante i mesi estivi si sono verificati frequenti ingressi con abiti considerati inappropriati per un tribunale. Sono stati segnalati utenti che si presentavano con addome scoperto, indossando canottiere, pantaloncini e ciabatte in stile spiaggia.

L’ordinanza vieta l’accesso a chi mostra troppe parti del corpo e impone la copertura della parte superiore con deviazioni limitate alle sole braccia nude, ma non alle canottiere. Lo scopo è evitare distrazioni e mantenere un contesto formale in cui si svolge una funzione istituzionale delicata come quella dei processi con i minorenni.

Conformità con altre strutture giudiziarie marchigiane

Segue il modello già introdotto dal tribunale ordinario, segnalando una linea comune nelle strutture giudiziarie marchigiane nel richiedere rispetto e decoro a chi si presenta negli uffici di giustizia. Le regole sono decisive per garantire che l’ambiente resti adeguato all’attività che si svolge, anche durante i mesi più caldi.

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