Il 26 agosto 2025, la Sala Darsena del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza per gli amanti del cinema: la preapertura dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La serata sarà dedicata a un capolavoro del cinema muto, “Queen Kelly” (1929), un’opera incompiuta di Erich von Stroheim, che vedrà la luce in una nuova versione restaurata. Prodotto e interpretato dalla leggendaria Gloria Swanson, il film rappresenta un esempio straordinario della grandiosità e della complessità narrativa tipiche del regista austriaco, noto per il suo approccio innovativo e spesso controverso al cinema.
La trama di Queen Kelly
“Queen Kelly” è ambientato nell’Africa coloniale e narra la storia di una giovane donna, interpretata dalla Swanson, intrappolata in un mondo di intrighi e sofferenza. La trama si sviluppa intorno alla sua relazione con un re, che la desidera, e le difficoltà che incontra nel tentativo di liberarsi da una vita di costrizioni. Il film è caratterizzato da una messa in scena opulenta e da una forte carica emotiva, elementi che hanno reso von Stroheim una figura di riferimento nel panorama cinematografico del suo tempo.
Il restauro di Queen Kelly
La nuova versione di “Queen Kelly” presentata a Venezia è il frutto di un lavoro meticoloso di restauro, che ha permesso di recuperare materiali precedentemente perduti. Questo non è un semplice rifacimento; si tratta di una reinterpretazione che mira a restituire al film la sua vitalità originale. In particolare, il restauro offre l’opportunità di scoprire:
- Nuovi materiali che arricchiscono la narrazione.
- Un’esperienza visiva migliorata, che consente di apprezzare appieno la visione artistica di von Stroheim.
- Un collegamento tra il passato e il presente, riflettendo su questioni sociali e culturali.
Nel 1985, Dennis Doros di Milestone Film & Video aveva già realizzato una “ricostruzione” del film in 35mm, ma quarant’anni dopo ha deciso di tornare su questo progetto, riscoprendo e integrando nuovi materiali.
L’eredità di Erich von Stroheim e Gloria Swanson
Erich von Stroheim, nato nel 1885 a Vienna, è stato un pioniere del cinema, noto per opere che spingevano oltre i confini del cinema commerciale dell’epoca. “Queen Kelly” è emblematico di questa spinta innovativa: inizialmente concepito come un’epopea romantica, il film venne sopraffatto da conflitti creativi tra il regista e i produttori. La sua attenzione al dettaglio e il suo stile di regia ambizioso gli garantirono un posto di rilievo nell’Olimpo del cinema.
Gloria Swanson, che interpreta il ruolo di Kelly, era all’epoca una delle star più brillanti di Hollywood. La sua presenza scenica e la capacità di esprimere emozioni complesse aggiunsero un ulteriore strato di profondità al personaggio. La storia di Kelly è anche quella di una donna che lotta per la propria autonomia in un contesto opprimente, un tema che risuona ancora oggi.
La serata di preapertura si preannuncia come un appuntamento imperdibile non solo per i cinefili, ma anche per chiunque sia interessato alla storia del cinema e all’evoluzione delle narrazioni cinematografiche. La presentazione di “Queen Kelly” rappresenta un ritorno alle radici del cinema, un omaggio a un’epoca in cui la settima arte era ancora in fase di definizione e sperimentazione.
In attesa dell’evento, l’atmosfera al Lido di Venezia si scalda, con un crescente interesse sia da parte della stampa che del pubblico. La Mostra di Venezia, una delle più prestigiose manifestazioni cinematografiche al mondo, continua a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere opere che meritano di essere riscoperte e celebrate. Presentare un film come “Queen Kelly”, che affronta questioni di potere, desiderio e libertà, è un modo per ricollegare il passato con il presente, invitando a riflettere su come il cinema possa continuare a evolversi, pur mantenendo un legame con il suo passato.