Il processo in corso a Tempio Pausania sul presunto stupro di gruppo avvenuto tra luglio 2019 in Costa Smeralda procede senza ritardi. I giudici hanno fissato una quarta udienza per il 14 luglio, giorno in cui si attende la sentenza. La disputa riguarda le accuse contro quattro giovani, tra cui Grillo Jr, ritenuti responsabili di violenza ai danni di due studentesse. La difesa contesta la versione delle presunte vittime, puntando su discordanze e dubbi relativi all’alcol consumato e alla credibilità delle testimonianze.
Decisione del tribunale e respinta delle richieste di rinvio
Il collegio presieduto da Marco Cocco ha rigettato la richiesta della difesa di posticipare il procedimento. Questa domanda era motivata dal fatto che i legali avevano ricevuto solo da poco una memoria difensiva molto estesa, oltre 650 pagine, presentata dai rappresentanti della parte civile. Gli stessi avvocati difensori in passato avevano chiesto l’esclusione di questo documento dal dibattimento. Il tribunale, invece, ha deciso di includerlo nel fascicolo, rimuovendo soltanto alcune sezioni considerate lesive del diritto alla difesa. In questo modo, il processo riprende senza soste, puntando a una decisione finale nel giro di pochi giorni.
La volontà di evitare indugi
La scelta di non dilatare ulteriormente il calendario processuale riflette la volontà della corte di evitare indugi in un caso che ha attirato molta attenzione mediatica e pubblica. Di fronte a richieste di approfondimenti sulle carte presentate recentemente, i giudici hanno bilanciato la tutela del diritto di difesa con la necessità di garantire un procedimento rapido e trasparente. La messa a calendario della nuova udienza il 14 luglio testimonia questa accelerazione.
Le arringhe della difesa e il nodo delle testimonianze
Durante le udienze recenti sono intervenuti gli avvocati Enrico Grillo ed Ernesto Monteverde, difensori dell’imputato principe di questa vicenda, Grillo Jr, e di altri tre giovani genovesi. Tutti si trovano sotto accusa per violenza sessuale aggravata, presunta ai danni di due studentesse di 19 anni, di nazionalità italo-norvegese e italiana.
Gli avvocati hanno messo in discussione la veridicità delle testimonianze, sottolineando l’inconsistenza delle denunce e la scarsa affidabilità delle ragazze. Un passaggio particolare ha riguardato il racconto di una seconda presunta aggressione, denunciata inizialmente dalla ragazza norvegese e poi ritrattata: “Quante probabilità ci sono che una persona subisca due episodi simili?”, ha chiesto Grillo con una punta di provocazione in aula.
Il ruolo dell’alcol nella vicenda
Gran parte della difesa si è focalizzata sullo stato di alterazione causato dall’alcol delle giovani quella notte. La sera tra il 16 e il 17 luglio 2019 le due studentesse erano uscite tra il Billionaire e una casa privata a Porto Cervo, riconducibile alla famiglia Grillo. La presunta vittima ha più volte ribadito di essere stata “ubriachissima”. La difesa, tuttavia, sostiene che solo lei abbia descritto un consumo eccessivo di alcol, mentre i ragazzi hanno sempre riferito quantità più moderate e coerenti con la loro versione.
Dubbi sulla credibilità e rilievi dei periti
L’avvocato Monteverde ha incalzato il giudice con osservazioni sulla presunta incoerenza e falsità delle affermazioni delle giovani vittime. Ha esposto davanti ai giudici i dubbi sulla capacità della ragazza italo-norvegese di dire “no” e su un atteggiamento contraddittorio nel raccontare i fatti. Inoltre, gli esperti coinvolti nel processo hanno sottolineato l’esistenza di difficoltà nel comprendere e gestire alcune sue reazioni, ma senza schierarsi su una colpevolezza specifica.
Dal punto di vista della difesa, l’intera richiesta di condanna manca di basi solide e si fonda su elementi poco attendibili. Invocano “ragionevoli dubbi” per ottenere il proscioglimento degli imputati, sottolineando che la sorte della vicenda dovrà essere decisa solo confrontando con attenzione tutte le prove.
Calendario e prossimi sviluppi
Il calendario delle udienze prevede altri incontri il 11 e 12 luglio con il proseguimento delle arringhe. L’ultima sessione si svolgerà il 14 luglio, quando il collegio potrà valutare le repliche e poi ritirarsi in camera di consiglio per decretare la sentenza definitiva. La vicenda resta al centro dell’attenzione, dal momento che tocca questioni delicate legate a accuse gravi e ad aspetti processuali complessi.