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Lo studio ICCT conferma che le auto elettriche a batteria riducono le emissioni di gas serra fino al 78% rispetto alle termiche

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Le ultime analisi dell’International Council on Clean Transportation evidenziano come le auto elettriche a batteria emettano significativamente meno gas serra rispetto ai veicoli a combustione interna . Considerando l’intero ciclo di vita di ogni vettura, dall’estrazione delle materie prime alla produzione, uso e riciclo, le BEV dimostrano una riduzione delle emissioni climalteranti superiore al 70%. L’organizzazione indipendente ha valutato differenti tipi di propulsione per definire con precisione l’impatto ambientale di ogni tecnologia in circolazione.

Emissioni di gas serra: confronto tra auto elettriche e termiche

Lo studio dell’ICCT ha preso in esame le emissioni medie causate da veicoli a benzina, diesel, gas naturale, ibridi elettrici , ibridi plug-in , elettrici a batteria e a celle a combustibile idrogeno . L’analisi ha incluso tutte le fasi della vita del veicolo: produzione, consumo di carburante o energia, manutenzione, e smaltimento finale. I risultati mostrano che le BEV emettono in media il 73% in meno di gas serra rispetto alle auto termiche a benzina o diesel. Questo dato migliora ulteriormente, arrivando al 78%, se l’energia elettrica impiegata proviene esclusivamente da fonti rinnovabili.

Dati specifici sulle emissioni in europa e confronto con veicoli a combustione

Nel dettaglio, l’analisi considera un mix elettrico europeo previsto tra il 2025 e il 2044, con le emissioni dei veicoli elettrici stimate intorno a 63 grammi di CO2 equivalente per chilometro. Le auto a combustione interna, invece, registrano emissioni medie pari a 235 grammi di CO2 per chilometro, includendo la produzione del carburante fossile e dell’etanolo.

L’impatto della produzione batterie e la fase di utilizzo

Il processo di fabbricazione delle batterie determina un aumento delle emissioni iniziali delle BEV, che si attestano circa al 40% in più rispetto a quelle prodotte per le auto convenzionali. Tuttavia, questa differenza si annulla dopo una percorrenza di circa 17.000 chilometri, quando le emissioni inferiori durante l’utilizzo delle BEV compensano l’impatto iniziale. Utilizzando energia da fonti rinnovabili, l’effetto ambientale complessivo scende ulteriormente, facendo registrare 52 grammi di CO2 equivalente per chilometro, un abbattimento netto del 78% rispetto ai veicoli termici.

Sono dati che indicano come la produzione, pur più onerosa sul fronte delle emissioni, non compromette la sostenibilità delle auto elettriche nel lungo periodo. Ancora, lo studio sottolinea che trascurare la variazione del mix elettrico nel tempo porta a una sovrastima delle emissioni attribuite ai veicoli elettrici e sottovaluta le emissioni reali delle auto termiche.

Emissioni dei veicoli ibridi: posizionamento intermedio

L’analisi ha ricompreso anche i veicoli ibridi elettrici e ibridi plug-in, che si piazzano a metà strada tra le auto termiche e le BEV. Gli ibridi convenzionali emettono in media 188 grammi di CO2 per chilometro, mentre i modelli plug-in registrano emissioni più basse, circa 163 grammi per chilometro, tenendo conto del consumo reale di carburante ed elettricità. Questi valori rappresentano rispettivamente un abbattimento del 20% e del 30% rispetto alle auto a benzina tradizionali, ma risultano circa tre volte maggiori rispetto alle emissioni delle BEV alimentate con il mix elettrico medio previsto in Europa.

Le stime tengono conto anche delle differenze reali tra consumi dichiarati e quelli rilevati su strada. In particolare, la discrepanza tra dati di laboratorio e condizioni reali di guida tende a favorire i veicoli a combustione, poiché le prove simulano condizioni ideali spesso lontane dalla realtà dell’utilizzo quotidiano.

Le implicazioni dello studio icct per la politica europea

Il rapporto dell’ICCT ribadisce che, affinché l’Europa rispetti gli obiettivi climatici fissati per il 2035, è fondamentale eliminare progressivamente le immatricolazioni di veicoli a combustione interna, ibridi tradizionali e plug-in. La transizione deve puntare esclusivamente sulle auto elettriche a batteria, che vantano il più basso impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita. L’adozione di una mobilità basata su BEV riduce drasticamente l’inquinamento e sostiene la strategia europea per la decarbonizzazione del trasporto.

Lo studio mette in evidenza che trascurare l’evoluzione della produzione energetica e i risultati reali dell’utilizzo rischia di fornire un quadro impreciso, inducendo decisioni politiche e industriali meno efficaci. Il passaggio a vetture elettriche garantisce un taglio netto delle emissioni di gas serra, fatto che conferma l’importanza di accelerare il cambio tecnologico nel trasporto privato e pubblico.

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