La laurea di Virginia Alma Riva all’università di Cagliari ha avuto un sapore speciale. La giovane ha discusso un elaborato in Scienze della comunicazione dedicato alla figura di suo nonno, Gigi Riva, simbolo di coerenza e identità nell’ambito calcistico e sociale in Sardegna. Il lavoro ha preso spunto dalle scelte professionali di Riva, noto come il “rombo di tuono”, e dal suo legame profondo con l’isola, mettendo a fuoco il ruolo del marketing intrecciato a valori etici e culturali.
Un lavoro accademico che unisce famiglia, sport e comunicazione
Il percorso di laurea di Virginia Alma Riva si è concluso con la presentazione di una tesi che indaga l’immagine pubblica e simbolica di gigi riva. Figlia di Nicola Riva, il primogenito del campione, Virginia ha scelto di approfondire il nonno attraverso una ricerca che si colloca nel campo del marketing culturale e della comunicazione. La discussione si è svolta presso l’università di Cagliari, nel corso di Scienze della comunicazione.
Uno dei docenti relatori, il professor Giuseppe Melis, ha sottolineato l’accuratezza e la maturità del lavoro. Ha descritto la tesi come un progetto capace di valorizzare il marketing sotto una luce diversa rispetto a quella commerciale consueta. Nel testo infatti, questo strumento diventa un mezzo per raccontare l’identità di una figura pubblica e il suo legame con una comunità, senza cedimenti all’opportunismo. Nelle riflessioni di Virginia emerge una visione in cui il marketing assume una funzione culturale e valoriale, connettendo narrazione, responsabilità e senso etico.
La scelta di gigi riva come soggetto della tesi
La scelta di concentrarsi su Gigi Riva come soggetto della tesi riflette il peso che l’ex calciatore ha avuto tra i sardi. Non solo per i suoi risultati sportivi, ma soprattutto per la coerenza dimostrata rifiutando offerte di altre squadre per restare a Cagliari. Alla discussione, Virginia ha mostrato un video in cui Riva racconta il suo rapporto con la Sardegna, un momento toccante che ha coinvolto tutta la commissione.
Il racconto del marketing tra etica, mito e radici sarde
La tesi di Virginia non si limita a un resoconto biografico di gigi riva. Analizza più in profondità il marketing come linguaggio simbolico e strumento di costruzione identitaria. Questa chiave di lettura consente di leggere la carriera di Riva non solo in termini sportivi, ma anche come una narrazione etica, che ha saputo veicolare valori forti.
Il lavoro esamina come la figura del calciatore abbia incarnato un modello di integrità e coerenza. Al centro della riflessione c’è il concetto che non tutto possa essere valutato in termini economici o di profitto. Rifiutare offerte più vantaggiose dall’esterno, restare fedele alla propria terra, rappresentano scelte che danno significato alla carriera di Riva e incidono sul senso di appartenenza della comunità.
La scuola calcio gigi riva e i valori trasmessi
Inoltre, la tesi prende in considerazione l’attività legata alla Scuola calcio gigi riva, nata per trasmettere alle nuove generazioni non solo abilità sportive, ma anche valori etici e sociali. Questo progetto assume una valenza educativa, evidenziando come lo sport possa diventare veicolo di cultura e responsabilità.
Secondo il professore Melis, l’elaborato riesce a restituire un’immagine complessa del marketing, spesso ridotto a mera tecnica commerciale, mostrandone invece la forza narrativa e identitaria. Questi aspetti fanno emergere una dimensione meno nota della figura di Riva, sottolineando la sua rilevanza anche fuori dal campo.
Una discussione emozionante con ricordi e valori trasmessi
Durante la discussione della tesi, la proiezione del video con il racconto diretto di gigi riva ha creato un momento intenso, carico di emozioni sia per la studentessa che per i presenti. Il professor Melis ha confessato di aver faticato a trattenere la commozione, colpito dal ricordo di un campione che ha dato gioia giudando con il suo esempio.
La cerimonia ha rappresentato anche una pagina di riconoscenza personale del docente verso il nonno di Virginia. Non si è trattato solo di celebrare le imprese sportive, ma soprattutto di apprezzare la figura dell’uomo capace di incarnare principi solidi e duraturi.
Il valore dei modelli e dei principi
Questo passaggio ha sottolineato un aspetto centrale della giornata: il valore dei modelli e dei principi che si rinnovano e si trasmettono nei legami familiari e sociali. L’esempio di Riva, come ha spiegato Melis, è qualcosa che non si impone, ma si vive e si rappresenta, offrendo un messaggio in controtendenza rispetto a una società spesso ossessionata dal profitto.
La discussione ha così messo in luce un tema di attualità: l’esistenza di qualcosa che resiste ai valori materiali, che continua a segnare l’identità e la cultura di una comunità. La laurea di Virginia Alma Riva ha ricordato questo, nel luogo simbolo dell’università di Cagliari e davanti a chi condivide una visione legata alla responsabilità e all’etica.