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Ergastolo per damiano bevilacqua per l’omicidio del cognato nel rione marconi di reggio calabria

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Il tribunale di reggio calabria ha emesso la sentenza definitiva sul caso di omicidio che ha scosso la città lo scorso maggio 2023. Damiano Bevilacqua, 33 anni, è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso il cognato Antonio Morelli, di 29 anni. La vicenda si è consumata nel rione marconi, un quartiere noto della città, durante una lite familiare finita tragicamente. Al centro anche altre figure coinvolte in ruoli diversi, a testimoniare la complessità della situazione.

La dinamica dell’omicidio e il contesto familiare

L’11 maggio 2023, nel rione marconi di reggio calabria, è scoppiata una lite fra parenti che è degenerata in un omicidio. Damiano Bevilacqua ha ucciso Antonio Morelli, suo cognato, durante un acceso scontro verbale. I motivi esatti della discussione non sono stati resi pubblici in tutti i dettagli, ma le tensioni familiari hanno portato a questo episodio drammatico. Dopo il fatto, Damiano ha immediatamente lasciato il luogo del delitto, fuggendo per sottrarsi alla cattura. Questo gesto conferma la gravità di quanto accaduto e la volontà di eludere la giustizia.

I ruoli degli altri imputati e le relative condanne

Nel corso del giudizio, sono stati coinvolti altri due imputati con ruoli diversi. Saverio Bevilacqua, giovane di 33 anni, è stato condannato a 16 anni di carcere. Il suo ruolo consisteva nel guidare l’automobile usata da Damiano per fuggire dopo l’omicidio. La partecipazione attiva, seppur indiretta, agli eventi ha portato a questa condanna. Letizia Bevilacqua, invece, è stata assolta dall’accusa di favoreggiamento. Durante il processo non sono emerse prove sufficienti per dimostrare che avesse aiutato Damiano nella sua fuga o in altre azioni legate al reato, e per questo la corte ha escluso la sua responsabilità penale.

L’arresto di damiano bevilacqua a catanzaro dopo la fuga

Dopo aver commesso l’omicidio, Damiano Bevilacqua si è dato alla fuga, cercando di eludere la polizia. È stato arrestato alcuni giorni dopo a catanzaro, città distante da reggio calabria, dove è stato rintracciato grazie alle attività investigative delle forze dell’ordine. L’arresto è avvenuto senza incidenti e ha permesso di chiudere la fase della latitanza. La collaborazione tra le squadre di polizia delle due città ha portato a questo risultato rapido rispetto alla gravità del crimine. Da quel momento Damiano è rimasto in custodia in attesa del processo che si è poi concluso con la condanna all’ergastolo.

Il processo a reggio calabria e la sentenza della corte d’assise

La corte d’assise di reggio calabria, presieduta da silvia capone, ha portato avanti un processo seguito con attenzione. Il pubblico ministero stefano musolino aveva chiesto la condanna all’ergastolo per damiano bevilacqua, richiesta che è stata accolta dalla corte. La sentenza riflette la considerazione della gravità del reato e le circostanze che hanno portato all’omicidio. La condanna all’ergastolo rappresenta la pena massima prevista per questo tipo di delitti, confermando la severità del giudizio espresso dal tribunale locale.

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