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Dieci naufraghi del mercantile eternity c salvati dopo l’attacco degli houthi nel mar Rosso

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L’attacco contro il mercantile eternity c, avvenuto pochi giorni fa nel mar Rosso, ha provocato la perdita della nave e diverse vittime tra l’equipaggio. La missione europea Eunavfor Aspides ha tratto in salvo dieci persone finora, mentre la sorte degli altri rimane incerta. La situazione si complica per le accuse di rapimenti mosse contro il gruppo ribelle Houthi.

Il salvataggio e le operazioni nel mar rosso

Nei giorni successivi all’affondamento, la missione Eunavfor Aspides ha portato avanti operazioni di ricerca e soccorso riguardanti i naufraghi. Sono stati recuperati dieci superstiti, tra cui tre filippini e un membro del Maritime Security Team di nazionalità greca. Il recupero è avvenuto grazie ai pattugliamenti continui nel bacino del mar Rosso, zona soggetta a frequenti conflitti e azioni di pirateria. La presenza di forze navali europee come Aspides mira proprio a garantire la sicurezza delle rotte commerciali internazionali in questa area critica. Nonostante il recupero degli ultimi superstiti, la sorte di altri membri dell’equipaggio rimane incerta e suscita preoccupazione.

Le dinamiche dell’attacco al mercantile eternity c

Il mercantile eternity c, un cargo portarinfuse battente bandiera liberiana, è stato colpito e affondato da un attacco degli Houthi nello Yemen, nel mar Rosso, circa tre giorni fa. Le informazioni sulle persone a bordo variano: la missione Eunavfor Aspides parla di 25 membri dell’equipaggio, mentre fonti greche indicano 22 persone tra equipaggio e guardie armate. L’attacco ha causato tre morti, tra cui un elettricista russo che ha subito gravi ferite perdendo una gamba. Almeno altre due persone sono rimaste ferite. L’azione degli Houthi ha avuto ripercussioni anche a livello diplomatico, con l’ambasciata statunitense in Yemen che ha denunciato il rapimento di alcuni sopravvissuti chiedendo il rilascio immediato.

Le controaffermazioni degli houthi e le reazioni internazionali

Gli Houthi hanno dichiarato di aver “salvato” un numero non specificato di persone dalla nave, una versione in netto contrasto con la denuncia di rapimenti formulata dalle autorità internazionali. La situazione risulta delicata anche perché diversi membri dell’equipaggio, compreso il cittadino greco, erano dati per rapiti nelle prime fasi dell’emergenza. La missione Eunavfor Aspides e i governi coinvolti non escludono ulteriori azioni di recupero o negoziazioni per il rilascio dei dispersi. Le accuse di rapimento lanciate dall’ambasciata americana, con sede a Riad, sottolineano la gravità della situazione umanitaria dopo l’affondamento e il quadro di tensione nella regione.

La criticità della navigazione nel mar rosso

La vicenda dell’eternity c è un episodio che porta a galla le difficoltà e i rischi associati al transito di navi commerciali in un’area soggetta a conflitti armati e instabilità politica. Il lavoro delle missioni di sicurezza marittima resta cruciale in particolari punti strategici come il mar Rosso, dove la tutela dell’equipaggio e delle merci incrocia interessi nazionali e internazionali complessi.

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