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Un viaggio digitale tra arte e storia: esplorare il colle celio con heritage al celio

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Lanciato un progetto digitale che porta alla scoperta di uno dei colli meno noti ma ricchi di storia di roma: il celio. Attraverso strumenti interattivi si possono attraversare 20 secoli di storia in pochi click. Questa iniziativa permette sia ai romani che ai turisti di immergersi in un patrimonio archeologico difficile da osservare direttamente, offrendo mappe, immagini e racconti per comprendere meglio questo angolo della città.

L’esperienza virtuale per conoscere il celio in cinque tappe

Il percorso digitale si concentra su cinque punti strategici lungo il clivo di scauro, una zona che si estende da via della navicella fino al museo della forma urbis. Sono stati selezionati 14 punti di interesse archeologico che rappresentano diversi momenti storici del colle celio, resi accessibili grazie a mappe altecnologiche e ricostruzioni digitali.

Il sito passeggiatalcelio.it è la porta d’ingresso a questo viaggio. I visitatori possono sfogliare immagini antiche trasformate in cartoline digitali, visualizzare stratificazioni monumentali e scoprire le vie che un tempo attraversavano la zona. Nello specifico, il progetto mette a disposizione oltre 5mila schede archeologiche, approfittando di 6 diversi strumenti digitali e sistemi GIS per una consultazione chiara e dettagliata.

Questa passeggiata virtuale non è rivolta solo a chi è appassionato di archeologia; è pensata anche per studenti, cittadini comuni e professionisti del settore. L’obiettivo è trasformare contenuti complessi e nascosti dal tempo in materiale comprensibile e stimolante. La responsabile di CoopCulture, Elisabetta Bruno, ha spiegato che la sfida principale è far emergere ciò che è rimasto invisibile nel tessuto urbano, rendendo accessibile la storia a un pubblico sempre più digitale.

Ricerca e collaborazione dietro heritage al celio

Heritage al celio nasce da un lavoro di squadra tra enti pubblici e privati, riuniti sotto la direzione scientifica del professor Paolo Carafa. La collaborazione coinvolge CoopCulture, Heritage S.r.l., gisAction by TeamDev e MemorAIz, tutti impegnati nel campo della digitalizzazione e della conservazione culturale.

Il progetto si regge su un’intensa attività di ricerca accademica e mappatura. L’archeologa Paola Palazzo sottolinea come l’obiettivo sia offrire narrazioni, immagini d’epoca e ricostruzioni per promuovere la consapevolezza del valore storico-artistico. Il patrimonio raccontato in modo chiaro aiuta un pubblico vasto a capire la ricchezza culturale nascosta nel quartiere.

Non si tratta solo di fornire dati o mappe, ma di costruire un’esperienza coinvolgente e fruibile con diversi dispositivi. L’interazione permette di scoprire aneddoti e dettagli davanti a uno schermo o durante la visita in loco, anche grazie a un totem interattivo posizionato alle case romane del celio.

Patrimonio culturale, sostenibilità e modello per il futuro

L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto europeo ‘Changes – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society’. Questo programma, sostenuto dai fondi NextGenerationEU, punta a tutelare e valorizzare i beni culturali applicando metodi sostenibili e ampliando l’accesso pubblico.

Heritage al celio funge da esempio pratico di come integrare tecnologie digitali e ricerca storica per supportare la conservazione culturale e la resilienza ai cambiamenti climatici. L’idea è che questo modello possa essere replicato in altre aree urbane con ricchezza storica da mettere in luce.

La responsabile del progetto per CoopCulture sottolinea che il lavoro vuole andare oltre la semplice digitalizzazione, mirando a creare un legame più stretto tra cittadini e patrimonio. Il programma prevede modi diversi di fruire i contenuti: via web o app, con tour virtuali e mappe interattive.

Mettere a disposizione un itinerario digitale e strumenti moderni significa ampliare l’accesso e fare in modo che città come roma continuino a mostrare la loro storia tramite nuove chiavi di lettura, aggiornate ai tempi.

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