A Napoli, in piazza Municipio, è stata reinstallata la targa dedicata a Giovanbattista Cutolo, il giovane ucciso la notte del 31 agosto 2023 per futili motivi. La targa, posizionata per la prima volta a marzo, era stata danneggiata e ora torna visibile con un’installazione ufficiale che ha coinvolto autorità civili e familiari.
La cerimonia di ripristino della targa
La cerimonia per il ripristino si è svolta alla presenza della madre di Giovanbattista Cutolo, Daniela Di Maggio, del prefetto di Napoli Michele di Bari, del sindaco Gaetano Manfredi e dei vertici delle forze dell’ordine. Durante l’incontro, la famiglia ha espresso il valore della memoria e della presenza delle istituzioni come segno di sostegno alla lotta contro la violenza.
Parole di daniela di maggio
Daniela Di Maggio ha raccontato il proprio impegno nel nome del figlio, definendolo parte della “Napoli bella” che deve essere ricordata attraverso gesti come la cura e la tutela della targa. Ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa come segno tangibile per le nuove generazioni e il bisogno di trasformare il dolore in strumenti di cambiamento per le periferie cittadine.
Il sindaco Manfredi ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della targa, definendo la giornata un momento per rinnovare il ricordo di Giogiò e sottolineando la volontà delle istituzioni di mantenere alta l’attenzione sulla legalità e sulla sicurezza. Il suo discorso ha ribadito come l’impegno delle autorità cittadine miri a proteggere i cittadini attraverso azioni concrete e simboliche.
Per il prefetto di Bari la targa rappresenta “un simbolo di una morte tragica ma anche un momento di ricordo e memoria“. Ha confermato che lo Stato continuerà a sostenere la legalità e a lavorare per la sicurezza in città, evidenziando il parallelo sostegno delle istituzioni e dei cittadini per voltare pagina e lasciare alle spalle episodi di violenza come quello che ha colpito Giovanbattista.
il progetto educativo legato a giovanbattista cutolo
In occasione della cerimonia, la madre del giovane ha annunciato l’avvio di un progetto educativo a Caivano, nella scuola “Cilea-Mameli“. L’iniziativa si chiama “Giogiò può solo uscire il sole adesso” e comprende la creazione di una scuola di musica rap e uno sportello di consulenza a disposizione degli studenti e della comunità.
Caratteristiche del progetto
Il progetto prevede anche un’aula dedicata allo studio del corno francese, strumento che aveva una particolare importanza per Giovanbattista. L’obiettivo è portare strumenti culturali e modelli di legalità nelle zone periferiche, offrendo un’alternativa concreta a condizioni di disagio sociale.
La scuola di musica rap, oltre all’aspetto artistico, vuole rappresentare un luogo di aggregazione e formazione, in grado di contrastare fenomeni come la devianza giovanile. Lo sportello di consulenza offrirà invece supporto psicologico e legale per affrontare problematiche derivanti dall’ambiente circostante.
Questo progetto vuole diffondere un modello di cittadinanza attiva e consapevole, capace di trasformare il ricordo di un giovane vittima di violenza in un impegno per la comunità. Il nome scelto per l’iniziativa sottolinea la speranza di un futuro diverso, che possa nascere proprio dalle esperienze difficili vissute da chi, come Giovanbattista, ha pagato con la vita.
La reazione della città e il ruolo delle istituzioni
L’episodio della morte di Giovanbattista Cutolo aveva suscitato grande dolore e attenzione nella città di Napoli. La rimozione e il danneggiamento della targa avevano colpito ulteriormente nervi già scoperti, mettendo in luce le tensioni tra memoria, legalità e presenza dello Stato nelle aree più fragili.
Con la cerimonia di ripristino, le autorità hanno voluto restituire dignità al ricordo di Giogiò. Si tratta di un gesto che vuole anche ricordare la necessità di una presenza costante delle istituzioni nelle periferie e la volontà di contrastare ogni forma di violenza e criminalità.
Il prefetto di Bari ha indicato che le iniziative sul territorio sono in corso e che si lavora per costruire una rete di sicurezza con la collaborazione dei cittadini. La sua dichiarazione riflette la linea di intervento scelta dalle forze dell’ordine per prevenire episodi simili.
Il sindaco ha evidenziato l’importanza della partecipazione collettiva e del sostegno alle famiglie colpite dal dolore, sottolineando che il ricordo di giovani vittime deve tradursi in azioni concrete. L’impegno di Napoli si concentra su strumenti culturali, sociali e di sicurezza per rendere la città un luogo più sicuro e accogliente.
Questa vicenda resta sotto osservazione nelle prossime settimane, con particolare attenzione agli sviluppi del progetto educativo e agli interventi delle autorità locali. Il messaggio trasmesso dalle istituzioni è chiaro: il ricordo non deve rimanere sterile ma deve portare a mutamenti reali sul territorio.