La perizia tecnica sul cedimento del solaio di un rudere a Nuoro ha riacceso il dibattito sull’incidente che, nel aprile 2024, ha causato la morte di due ragazzi. L’ingegnere incaricato dal tribunale ha consegnato una relazione che attribuisce il crollo alle azioni degli stessi adolescenti durante il loro gioco all’interno dello stabile. Il documento sarà al centro delle discussioni nell’udienza probatoria prevista per il 16 luglio 2025.
La dinamica del crollo secondo il consulente tecnico
L’ingegnere Aldo Mauri, esperto nominato dal tribunale di Nuoro, sostiene che il disastro è stato innescato direttamente dai comportamenti dei due ragazzi, Patryk Zola e Ythan Romano, mentre si trovavano nel casolare abbandonato. La relazione spiega che i giovani, giocando con pietre e assi di legno, hanno intenzionalmente colpito le murature del solaio. Queste azioni hanno progressivamente danneggiato la struttura, la quale ha perso resistenza fino al cedimento totale.
Dettagli sulla rottura strutturale
Il documento evidenzia che i colpi attuati hanno sgretolato alcune parti dei muri e rimosso conci fondamentali, specialmente nella zona d’angolo tra due pareti. Questo ha ridotto in maniera significativa la capacità portante della struttura. Il perito sottolinea come il deterioramento sia stato causato dalla rimozione e dal danneggiamento delle componenti portanti, e non da un cedimento spontaneo o esclusivamente legato allo stato del rudere.
Il contesto dell’inchiesta e le accuse a 13 indagati
L’inchiesta sulla morte di Patryk e Ythan coinvolge tredici persone indagate per duplice omicidio colposo. I magistrati cercano di stabilire se il crollo sia avvenuto per negligenza nella manutenzione del rudere o per altre cause. Il ruolo delle persone indagate riguarda la gestione e la vigilanza dell’edificio, che risultava abbandonato e in condizioni precarie da tempo.
La perizia appena depositata fornisce elementi che spostano l’attenzione sulle azioni dei due ragazzi. In questo senso, il comportamento degli adolescenti, descritto come responsabile del crollo, è valutato come una causa autonoma e sufficiente del cedimento. Resta però da verificare quanto la responsabilità degli indagati possa emergere rispetto alla sicurezza dell’immobile.
Aspetti legali da chiarire
Il processo dovrà accertare se la responsabilità possa essere condivisa o esclusiva, ponendo particolare attenzione sulle condizioni di sicurezza dell’edificio e sull’effettiva possibilità di prevenire il tragico evento.
L’attesa per il processo e l’udienza del 16 luglio
L’udienza davanti al gip Mauro Pusceddu si terrà il 16 luglio 2025 e sarà il momento in cui le parti in causa confronteranno le evidenze emerse dalla consulenza tecnica. L’esame della perizia sarà centrale per chiarire le responsabilità e per orientare le decisioni del giudice sulla prosecuzione del procedimento.
Il caso ha attirato molta attenzione, anche per il triste evento che ha portato alla morte di due minorenni durante la giornata di Pasquetta 2024. La storia rimane al centro del dibattito pubblico in provincia di Nuoro, con famiglie e autorità che attendono risposte certe sulla dinamica e le cause del crollo.
Lungo percorso giudiziario
Il percorso giudiziario è ancora aperto, mentre la perizia tecnica assume un ruolo importante nel definire la catena degli eventi e le responsabilità precise di questo tragico episodio.