La gestione della peste suina africana in Piemonte ha trovato risposta nelle ultime consultazioni con il commissario straordinario, Giovanni Filippini. La nuova ordinanza, attesa per metà luglio 2025, integrerà le indicazioni specifiche offerte dalla regione per affrontare la problematica nel periodo estivo. Questo aggiornamento mira a rafforzare le misure di controllo della specie suina selvatica responsabile della diffusione del virus.
Il quadro normativo attuale e le proroghe dell’ordinanza 5/2024
L’ultimo intervento normativo pubblicato dal commissario Filippini è rappresentato dall’ordinanza n. 5/2024, emessa per gestire le “misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana”. Questa ordinanza è tuttora in vigore dopo una serie di proroghe. L’ultima ha esteso l’efficacia fino al 15 luglio 2025, partendo dal 31 marzo e dal 30 aprile 2025.
L’ordinanza stabilisce regole precise per il monitoraggio del virus e le procedure di controllo della specie cinghiale, tenendo conto delle differenti zone di rischio. L’adeguamento che seguirà, per effetto dell’integrazione delle richieste piemontesi, mostrerà come le autorità tengano in considerazione la realtà dei territori interessati, adattando gli strumenti di intervento per limitare la diffusione del virus.
L’attesa per la pubblicazione del nuovo testo normativo rimane alta, anche perché l’estate è generalmente la stagione con maggior probabilità di movimenti della fauna e quindi di trasmissione della psa. Gli aggiornamenti permetteranno un’azione più mirata in Piemonte, dove la presenza degli allevamenti suini richiede massima attenzione per evitare impatti sulla produzione agricola e sulla salute animale.
Le misure previste per limitare la diffusione del virus in piemonte
L’assessore Bongioanni ha chiarito che il virus rimane confinato nella cosiddetta zona Cev . Questa area è oggetto di specifici vincoli e monitoraggi, attorno alla quale si è stabilita una fascia franca di 20 chilometri. La fascia franca fa parte del piano attuativo regionale già predisposto nel 2024 ed è pensata per tutelare i distretti suinicoli. La sua funzione principale è isolare i focolai infetti per evitare che il contagio si allarghi ad altre aree.
Nel dettaglio, la nuova ordinanza consentirà di intensificare l’attività di controllo della popolazione di cinghiali in estate. L’azione mira anche a rispondere alle richieste avanzate dalle associazioni agricole, preoccupate dai danni causati dalla fauna selvatica ai raccolti. L’incremento delle operazioni di controllo potrà includere forme di prelievo regolamentato maggiori rispetto alle precedenti disposizioni, mantenendo però alta l’attenzione sulla tutela ambientale.
L’incontro tra il commissario giovanni filippini e l’assessore paolo bongioanni
Il 4 luglio 2025 a Roma si è svolto un confronto decisivo tra Giovanni Filippini, commissario straordinario per la peste suina africana, e Paolo Bongioanni, assessore competente della regione Piemonte. Hanno partecipato anche i rappresentanti degli Ambiti territoriali caccia e dei Comprensori alpini collegati da Torino. Durante la riunione, il Piemonte ha illustrato le necessità emerse sul territorio riguardo al monitoraggio e controllo della popolazione di cinghiali in estate.
Bongioanni ha sottolineato come la stagione estiva costituisca il periodo più delicato per il contenimento del virus, a causa della maggiore mobilità dei cinghiali e della presenza diffusa degli allevamenti suinicoli. Le richieste formulate all’incontro hanno riguardato interventi più incisivi nei territori vulnerabili, in particolare azioni per prevenire danni alle colture ma soprattutto per limitare la circolazione della psa. Il commissario Filippini ha accolto queste proposte, garantendo che saranno incorporate nella nuova ordinanza in uscita a breve.