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Incendio a Parco Leonardo tra Roma e Fiumicino: fiamme minacciano aree verdi e linee ferroviarie

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Nel pomeriggio di ieri un incendio ha interessato la zona di Parco Leonardo, al confine tra il comune di Roma e quello di Fiumicino. Le fiamme hanno coinvolto sterpaglie, canneti e altra vegetazione in un’area vicina a infrastrutture importanti come la ferrovia e alcuni cavalcavia. I soccorsi sono intervenuti rapidamente ma il forte vento ha complicato le operazioni di spegnimento.

L’incendio e i danni alle infrastrutture nella zona di parco leonardo

L’incendio si è sviluppato vicino a uno dei cavalcavia situati tra Roma e Fiumicino, in un’area con vegetazione essenzialmente fatta di sterpaglie e canneti secchi. Una colonna di fumo denso ha raggiunto un’altezza visibile anche a chilometri di distanza, catturando l’attenzione dei residenti che hanno segnalato la situazione sui social network, descrivendo “fiamme alte e rapide.”

La vicinanza della ferrovia ha richiesto una sospensione della circolazione sulla linea FL1 Orte-Fiumicino Aeroporto, tra le stazioni di Fiumicino e Ponte Galeria. Questa misura è stata imposta dai vigili del fuoco per evitare rischi alle persone e alle infrastrutture durante le operazioni di spegnimento. Anche alcune strade importanti sono state chiuse temporaneamente: via delle Arti tra la rotatoria per la Roma-Fiumicino complanare A91 e la rotatoria di via Stoccolma, e un tratto di via Portuense.

L’incendio, oltre a minacciare ambienti naturali, ha quindi paralizzato temporaneamente viabilità e trasporti ferroviari, richiedendo un coordinamento tra diversi enti sul territorio.

Intervento di vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco insieme alla protezione civile della Misericordia, un gruppo attivo nella prevenzione e gestione emergenze locali. La polizia locale di Fiumicino, i carabinieri e la polizia di stato hanno supportato le operazioni, sia per la gestione dell’ordine pubblico che per garantire sicurezza nelle zone adiacenti all’incendio.

I vigili del fuoco hanno cercato di contenere il fronte del fuoco, ma il vento particolarmente forte in quella giornata ha reso difficile il lavoro, spostando le fiamme e alimentandole in direzioni imprevedibili. Il personale ha lavorato per mettere in sicurezza le zone più a rischio, allontanando eventuali pericoli da abitazioni e strade.

La chiusura temporanea delle strade e della ferrovia sono state misure necessarie per tutelare chi vive o lavora nella zona e permettere alle squadre di concentrare gli sforzi sulle operazioni di spegnimento. In queste condizioni diventa urgente intervenire con mezzi aerei e terrestri, anche se le condizioni meteo non sempre lo consentono.

Ipotesi sull’origine dolosa degli incendi a fiumicino

Nei giorni prima dell’ultimo incendio erano già divampati altri focolai sul territorio di Fiumicino, e il sindaco Mario Baccini ha commentato che “le prime verifiche suggeriscono una possibile origine dolosa.” Questo segnala che non si tratterebbe di casi fortuiti o naturali, ma di azioni intenzionali finalizzate a colpire le aree verdi e forse a causare disagio alla comunità.

Situazioni del genere richiedono indagini approfondite da parte delle autorità competenti, per individuare i responsabili e prevenire nuovi episodi. L’attenzione si concentra su movimenti sospetti e possibili motivazioni legate a conflitti locali o atti vandalici.

Il coinvolgimento di forze di polizia e vigili del fuoco diventa fondamentale non solo per contenere i danni immediati, ma anche per garantire una risposta efficace contro chi mette a rischio l’ambiente e la sicurezza pubblica. Gli incendi ripetuti nei giorni scorsi hanno causato allarme tra residenti e istituzioni, spingendo a rafforzare i controlli nella zona.

L’area intorno a Parco Leonardo resta sotto osservazione affinché eventuali nuovi focolai vengano segnalati e affrontati tempestivamente. Le attività di prevenzione continueranno a coinvolgere squadre specializzate e volontari, con l’obiettivo di limitare danni ulteriori e riportare la normalità.

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