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In italiano e inglese oltre metà degli studenti supera i livelli attesi, in matematica la situazione resta critica in alcune regioni

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Le più recenti rilevazioni sulle competenze degli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori confermano un quadro diviso per materie e territori. I dati Invalsi mostrano come la metà circa dei ragazzi raggiunga livelli adeguati in italiano e inglese-lettura, ma emergono difficoltà significative in matematica, soprattutto in alcune regioni del Sud e nelle isole.

Risultati nelle prove di italiano e inglese: una metà degli studenti al livello previsto

Secondo il rapporto Invalsi, più del 50% degli studenti al termine delle superiori supera la soglia dei livelli attesi nelle prove di italiano e della lettura in inglese. Il dato varia però sensibilmente tra le diverse aree geografiche. Nel Nord Italia, infatti, circa il 60-61% dei ragazzi dimostra una buona capacità di comprensione dei testi scritti in italiano, indicando una preparazione che risponde almeno agli standard minimi attesi. Questa percentuale si abbassa se si osserva il Centro e il Sud del Paese: qui meno della metà degli studenti raggiunge questi traguardi, segnalando un divario formativo significativo.

Le prove di inglese, specificamente quelle legate alla lettura, hanno registrato risultati leggermente più positivi, ma seguono un trend simile a quello dell’italiano con le regioni settentrionali che si posizionano meglio rispetto al Centro-Sud. L’esito di queste prove evidenzia una situazione di equilibrio che però richiede interventi mirati per far fronte alle disuguaglianze territoriali e migliorare le competenze linguistiche degli studenti provenienti dal Mezzogiorno e dalle isole.

Criticità in matematica nelle regioni meridionali e isole

L’aspetto più problematico che emerge dal rapporto riguarda la matematica. In regioni come Lazio, Campania, Calabria e Sicilia circa il 60% degli studenti non raggiunge il livello minimo di competenza atteso. Questo indica una fragilità diffusa nella capacità di affrontare problemi matematici e di svolgere calcoli e ragionamenti logici che costituiscono un requisito fondamentale per il proseguimento degli studi e per numerosi ambiti lavorativi.

Il dato più allarmante arriva dalla Sardegna, dove la percentuale di giovani che non raggiungono il livello accettabile supera il 70%. Un risultato che pone questa regione in condizioni ancora più difficili, evidenziando un disagio formativo rilevante rispetto alla media nazionale. Le prove Invalsi nel Sud e nelle isole rivelano quindi squilibri forti che rischiano di limitare le opportunità di molti studenti. Questi dati mettono sotto pressione le istituzioni scolastiche locali che devono adottare strategie adeguate per recuperare questo divario e garantire una preparazione più solida agli alunni.

Differenze territoriali: come varia la preparazione tra nord, centro e sud

Il confronto tra le diverse aree geografiche italiane è uno degli elementi chiave emersi dall’indagine. Al Nord la maggior parte degli studenti supera i livelli minimi in italiano e inglese-lettura, mentre al Centro e soprattutto al Sud si registrano percentuali molto più basse. Questa divisione si riflette anche in matematica, dove le regioni meridionali e insulari mostrano performance inferiori alla media nazionale.

Le differenze non dipendono solo da fattori socio-economici ma anche da condizioni specifiche delle scuole e dal contesto culturale locale. Ad esempio, gli investimenti destinati alle infrastrutture scolastiche e al rinnovo degli strumenti didattici appaiono più consistenti al Nord rispetto ad altre aree, garantendo ambienti di apprendimento più stimolanti. Nel Mezzogiorno, invece, permangono situazioni complesse che influiscono sulla qualità dell’insegnamento e sulla motivazione degli studenti.

Urgenza di interventi pedagogici e organizzativi

I risultati Invalsi ribadiscono inoltre l’urgenza di interventi di tipo pedagogico e organizzativo mirati a ridurre le disparità. Senza modifiche significative, il rischio è che il divario nelle competenze linguistiche e matematiche si consolidino, limitando le prospettive future di migliaia di giovani e ampliando le differenze sociali accumulate nel tempo.

Impatti dei risultati sull’istruzione e le prospettive future per gli studenti

Le carenze segnalate in matematica e, in parte, nelle lingue straniere riguardano competenze fondamentali per l’accesso all’università e il mondo del lavoro. Prestazioni insufficienti compromettono infatti la possibilità di proseguire con successo nei percorsi formativi più avanzati, soprattutto in ambiti tecnici e scientifici dove la matematica è essenziale. Nel contempo, la conoscenza delle lingue straniere, soprattutto l’inglese, è un requisito ormai imprescindibile per molte professioni e scambi internazionali.

L’analisi del rapporto Invalsi spinge quindi a considerare percorsi di recupero e potenziamento personalizzati, interventi formativi per docenti e la revisione di programmi didattici. Altrettanto importante è il coinvolgimento delle famiglie e delle comunità locali nel sostenere gli studenti nel loro percorso educativo.

Alcune scuole hanno già avviato progetti per supportare gli studenti in difficoltà, utilizzando nuove tecnologie e approcci didattici diversi. Ma si tratta di iniziative spesso isolate che rischiano di non incidere in modo significativo senza un coordinamento più ampio. Il quadro attuale indica che senza un impegno concertato il sistema scolastico non riuscirà a colmare il divario emerso tra le varie aree e gruppi di studenti.

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