Da quasi un anno il politico italo-venezuelano américo de grazia è detenuto nel carcere dell’elicoide, a caracas, considerato anche quartier generale del servizio di intelligence venezuelano sebìn. I suoi figli hanno lanciato un appello pubblico chiedendo la liberazione del padre e di tutti i prigionieri politici in venezuela, denunciando l’assenza di motivazioni legali per la sua prigionia, che ormai dura da 11 mesi. Il caso ha suscitato preoccupazioni anche tra le organizzazioni per i diritti umani, in particolare a causa delle condizioni di salute del politico.
Il contesto dell’arresto di américo de grazia
américo de grazia, ex deputato noto per la sua opposizione al governo venezuelano, è stato arrestato l’8 agosto 2024. Le accuse mosse contro di lui riguardano presunti illeciti come “istigazione all’odio” e “incitamento alla ribellione”. A seguito della detenzione, non si è verificata alcuna sentenza, mentre da più parti si contesta la legittimità della sua prigionia. Secondo fonti vicine alla famiglia, non esistono prove concrete che giustifichino la detenzione prolungata, configurando il caso come un trattenimento arbitrario.
L’elicoide, centro nevralgico dell’intelligence
L’ambiente che circonda la detenzione è molto delicato. l’elicoide, dove de grazia è trattenuto, rappresenta il centro nevralgico dell’intelligence venezuelana. Questo dettaglio sottolinea il carattere politico del caso e la volontà delle autorità di mantenere sotto controllo oppositori giudicati pericolosi. Dal momento dell’arresto, sono molte le iniziative di solidarietà internazionale e le richieste di intervento rivolte a organismi sovranazionali per la tutela dei diritti umani.
Le condizioni di salute che aggravano il caso
Le condizioni di salute di de grazia hanno subito un rapido peggioramento durante la detenzione. Prima dell’arresto, il politico era già affetto da un’infezione polmonare. Recentemente ha mostrato segni di un grave quadro respiratorio attivo, protrattosi per più di tre settimane. Questi fatti sono stati segnalati dall’associazione comitato per la libertà dei prigionieri politici, che ha avvertito sul serio deterioramento nel caso di de grazia.
Un appello commovente di maria de grazia
Il fine maggio 2025, maría de grazia, una delle figlie del politico, ha espresso un appello emozionante, “chiedendo di non far morire il padre in prigione”. Il rischio per la vita di américo de grazia si riverbera sulle condizioni carcerarie che, in venezuela, sono da anni oggetto di denunce per mancanza di assistenza medica e condizioni igieniche precarie. Questi elementi contribuiscono a creare una situazione complessa e difficile da risolvere senza interventi esterni.
La voce della famiglia e la richiesta di giustizia
I figli di américo de grazia hanno utilizzato i propri account sulla piattaforma x per denunciare l’ingiustizia della detenzione del padre. Nel messaggio diffuso online, hanno sottolineato l’assenza di motivi validi per la sua prigionia e hanno chiesto pubblicamente la sua scarcerazione. L’appello si estende anche a tutti i prigionieri politici venezuelani, invitando a riconoscere l’ingiustizia di queste detenzioni che durano da mesi o anni senza giustificazioni legali.
Gli appelli della famiglia hanno attirato l’attenzione dei media nazionali e internazionali, e sono stati rilanciati da movimenti per i diritti umani e da organizzazioni internazionali. Le parole di speranza e dolore dei figli tracciano un quadro di resistenza civile e di rifiuto della repressione politica. La richiesta di giustizia per américo de grazia è diventata simbolo di una più ampia battaglia per il rispetto del diritto alla libertà e alla difesa personale in un paese segnato da crisi e divisioni profonde.