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È partito a sassari il processo per peculato che coinvolge tonino becciu e il vescovo di ozieri

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Il tribunale di sassari ha aperto il 2025 il processo per peculato contro otto imputati, tra cui Tonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, e il vescovo di ozieri Corrado Melis. L’accusa riguarda l’uso di oltre 2 milioni di euro derivanti dall’8xmille e fondi vaticani destinati alla diocesi ozierese. La vicenda si intreccia con l’inchiesta e il processo del tribunale vaticano del 2023 che ha coinvolto direttamente il cardinale Angelo Becciu.

Dettagli sull’accusa e imputati coinvolti

L’inchiesta punta a chiarire come siano stati impiegati i fondi dell’8xmille e risorse vaticane assegnate alla diocesi di ozieri. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di peculato, riciclaggio, false dichiarazioni e favoreggiamento. Tra loro ci sono figure ecclesiastiche di rilievo come don Mario Curzu, direttore della Caritas, don Francesco Ledda, parroco di san Nicola e economo della diocesi, oltre a Giovanna Pani e Maria Luisa Zambrano. Sono questi i soggetti imputati per peculato e riciclaggio. Don Roberto Arcadu, parroco di san Francesco, con Franco Demontis e Luca Saba compariranno in aula per rispondere di false dichiarazioni al pm e favoreggiamento.

Il cuore dell’accusa è l’uso improprio di circa 2 milioni di euro destinati al sostegno pastorale ma in parte deviati per scopi privati. Gli investigatori hanno raccolto prove e testimonianze che ora saranno esaminate in tribunale per accertare eventuali responsabilità e il ruolo di ciascun imputato.

Il ruolo della difesa e i testimoni chiamati

Gli avvocati difensori Ivano Iai, che segue gli imputati ecclesiastici, e Antonello Patanè, difensore degli altri coinvolti, hanno avanzato diverse richieste di testimonianza per ricostruire la dinamica dei fatti. Tra i testimoni proposti figurano nomi di rilievo come Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, e Raffaele Coppola, giurista e avvocato della Santa Sede.

Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Giancosimo Mura con le consigliere Monia Adami e Sara Pelicci, ha chiesto di ridurre la lista dei testimoni da quasi cento per snellire il procedimento. È stata fissata per il 17 settembre la prossima udienza in cui verranno ascoltati i primi tre testimoni indicati dal pm Gianni Caria: militari della Guardia di finanza coinvolti nelle indagini. Questi testimoni porteranno elementi tecnici e dettagli investigativi utili a chiarire le accuse.

Collegamenti con il processo vaticano del 2023

Il processo di sassari trova un legame diretto con l’inchiesta conclusa nel dicembre 2023 presso il tribunale vaticano. In quel procedimento il cardinale Angelo Becciu è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione per la gestione irregolare dei fondi della Segreteria di Stato vaticana e per la compravendita di un immobile a Londra.

L’indagine italiana riprende alcuni aspetti di quell’inchiesta e riguarda anche il fratello del cardinale, che in quella sentenza non è stato coinvolto. Il fascicolo sassarese tenta di ricostruire l’uso dei finanziamenti destinati alla diocesi di ozieri in un arco temporale recente e di individuare possibili responsabilità penali per peculato e riciclaggio.

Le udienze continueranno nei prossimi mesi e potrebbero portare a sviluppi importanti nell’ambito delle indagini sui fondi gestiti dalla diocesi e sull’eventuale rete di complicità tra i vari imputati. L’inchiesta mantiene alta l’attenzione sulla gestione delle risorse ecclesiastiche e sulle implicazioni penali connesse.

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