L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria che potrebbe avere un impatto significativo sul settore del turismo invernale italiano, concentrandosi sulla Federazione dei Consorzi di zona degli imprenditori esercenti il trasporto di persone Dolomiti SuperSki e sui dodici Consorzi di zona che ne fanno parte. Questa indagine si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio delle pratiche commerciali nel settore degli impianti di risalita e degli skipass, e potrebbe rivelarsi cruciale per garantire la concorrenza e la trasparenza nei prezzi.
Le motivazioni dell’indagine
L’istruttoria è stata avviata a seguito di presunti comportamenti anticoncorrenziali, in violazione dell’articolo 2 della legge n. 287/1990 e dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Questi articoli sono stati concepiti per prevenire pratiche commerciali che limitano la concorrenza nel mercato. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale dell’Autorità Garante, sarebbero emerse due restrizioni significative riguardanti il prezzo degli skipass e la loro vendita:
- Fissazione dei prezzi: Il Federconsorzio Dolomiti SuperSki avrebbe coordinato la fissazione dei prezzi degli skipass per conto dei Consorzi di zona, limitando la libertà dei singoli consorzi di stabilire i propri prezzi.
- Vincoli nella vendita: I Consorzi di zona avrebbero subito vincoli nella vendita degli skipass attraverso soggetti terzi, ostacolando una distribuzione più ampia dei titoli di accesso agli impianti di risalita.
L’importanza delle Dolomiti SuperSki
Dolomiti SuperSki rappresenta uno dei comprensori sciistici più estesi e rinomati a livello mondiale, coprendo un’area che include località iconiche come Cortina d’Ampezzo, Val Gardena e Alta Badia. Con una rete di oltre 1.200 chilometri di piste e circa 450 impianti di risalita, il comprensorio attira ogni anno milioni di turisti, generando un indotto economico fondamentale per l’intera regione. La gestione degli skipass è cruciale non solo per la competitività del settore, ma anche per il benessere economico delle comunità locali.
L’operazione della Guardia di Finanza
Per avviare l’istruttoria, l’Autorità Garante ha collaborato con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, che ha effettuato ispezioni in diverse sedi del Federconsorzio Dolomiti SuperSki e dei dodici Consorzi di zona. Queste operazioni mirano a raccogliere documentazione e informazioni necessarie per approfondire le dinamiche economiche e commerciali in atto. Tale azione di verifica è un passo fondamentale per comprendere se esistano pratiche che ledono la concorrenza e, di conseguenza, i diritti dei consumatori.
Le reazioni del settore
Le reazioni all’apertura dell’indagine sono state immediate. Alcuni operatori del settore hanno accolto con favore l’iniziativa dell’Autorità, sottolineando l’importanza di garantire una concorrenza leale che possa tradursi in migliori opportunità per i consumatori, sia in termini di prezzi che di servizi offerti. Tuttavia, ci sono stati timori riguardo all’impatto che tali indagini potrebbero avere su un settore già messo a dura prova dalla crisi legata alla pandemia e da eventi climatici avversi che hanno influenzato la stagione invernale.
L’istruttoria dell’Antitrust non solo potrebbe portare a sanzioni nei confronti dei Consorzi coinvolti, ma potrebbe anche innescare cambiamenti significativi nella gestione dei prezzi degli skipass e nella strategia commerciale del comprensorio Dolomiti SuperSki. È possibile che, a seguito delle indagini, vengano introdotte nuove regole per garantire che la concorrenza rimanga un principio cardine nel settore del turismo invernale.
La questione solleva interrogativi più ampi sul futuro della regolamentazione dei mercati turistici in Italia, dove la concorrenza è spesso compromessa da pratiche consolidate e accordi tra operatori. Con la stagione sciistica alle porte, l’attenzione è ora rivolta a come evolverà la situazione e quali misure verranno adottate per garantire che i diritti dei consumatori siano protetti e che il settore possa prosperare in un contesto di sana competizione.