Un consorzio di compagnie petrolifere operanti in argentina ha ottenuto un finanziamento da due miliardi di dollari per costruire un nuovo oleodotto strategico nel bacino di vaca muerta. La statale ypf guida il gruppo che mira a potenziare l’export di greggio con un impianto dall’alto valore infrastrutturale.
Il finanziamento da 2 miliardi di dollari e la struttura del credito
Il prestito, ottenuto da un pool di banche internazionali, ha una durata di cinque anni e un tasso di interesse annuo superiore al 10%. Si tratta dell’operazione di credito privato più consistente per infrastrutture energetiche in argentina negli ultimi venti anni. Il capitale raccolto coprirà la maggior parte dei costi del progetto, stimati in circa 2,5 miliardi di dollari. Per completare il finanziamento, il consorzio prevede l’emissione di obbligazioni per 400 milioni di dollari sul mercato locale e ulteriori aumenti di capitale da parte delle aziende coinvolte.
Questo mix finanziario unisce fondi internazionali e risorse nazionali, garantendo una base solida per realizzare l’infrastruttura. La presenza di banche come Citi, JP Morgan, Santander, Deutsche Bank e Itaú testimonia l’interesse globale verso il progetto, che punta a offrire un ritorno significativo grazie all’ampliamento delle capacità di esportazione di greggio dall’argentina.
Percorso e caratteristiche principali del nuovo oleodotto
L’oleodotto Vaca Muerta Oil Sur, lungo 570 chilometri, collegherà Añelo, centro nevralgico dell’attività estrattiva del bacino di vaca muerta, a Punta Colorada, sulla costa atlantica di Río Negro. Quest’ultima località ospiterà un nuovo terminal progettato per caricare navi di grandi dimensioni e facilitare l’export di greggio. La scelta del percorso è stata pensata per ottimizzare il trasporto diretto dai giacimenti alla costa, riducendo i costi logistici e i tempi di consegna.
Questa infrastruttura si distinguerà per la capacità di gestire grandi quantità di petrolio con sistemi moderni e sicuri. Progettata per navi Vlcc , il terminal di Punta Colorada sarà uno dei più avanzati nella regione, consentendo all’argentina di esportare greggio su scala più ampia e con maggior efficienza.
Impatto del vmos sulla capacità di esportazione e sull’economia argentina
L’oleodotto contribuirà a raddoppiare la capacità di trasporto del greggio estratto da vaca muerta. Si stima che, a partire dal 2028, l’export di petrolio raggiungerà progressivamente i 15 miliardi di dollari l’anno. Questa crescita avrà ricadute positive sul bilancio commerciale argentino, rafforzando la posizione del paese nel mercato globale dell’energia.
La maggiore efficienza nel trasporto non solo abbassa i costi ma permette all’argentina di rispondere con maggiore rapidità alla domanda internazionale. L’accesso a navi di grandi dimensioni riduce la frequenza dei viaggi e amplia il raggio d’azione delle esportazioni. Così, il Vmos si configura come un elemento chiave nella strategia energetica nazionale per i prossimi anni.
Consorzio e ruolo delle compagnie coinvolte
Il consorzio che realizza il Vmos vede la partecipazione di ypf insieme a diverse compagnie petrolifere internazionali e locali: Chevron, Shell, Vista, Pluspetrol, Pan American Energy , Pampa Energía e Tecpetrol. Queste realtà cooperano per portare a termine un progetto che richiede competenze tecniche, finanziamenti ingenti e coordinamento operativo.
La guida di ypf, società statale, assicura un controllo strategico sull’intervento. Le aziende partner apportano know-how e risorse aggiuntive nel settore upstream e nella gestione delle risorse. La collaborazione con istituti bancari internazionali permette di sostenere l’investimento finanziario e condividere i rischi legati alla realizzazione di un’opera di tale portata.
Attraverso questa alleanza, il Vmos potrà trasformarsi in un pilastro dell’economia argentina, collegando l’esplorazione e produzione al mercato globale con una rete efficiente e moderna.